Grave lutto nel mondo del cinema, è morto a 54 anni Michael K. Williams, noto in particolare per la sua recitazione in due serie tv famose in tutto il mondo come “The Wire” (dove interpretava magistralmente il ruolo di Omar Little) e “Boardwalk Empire” (dove invece recitava, altrettanto bene, nel ruolo di Chalky White). Michael K. Williams è stato trovato senza vita dal nipote nel suo appartamento di Brooklyn, a New York, e dalle prime indiscrezioni si sospetta un decesso per overdose, forse di eroina o del fentanyl, un farmaco molto potente. Una carriera luminosa quella di Williams, candidato per ben cinque volte agli Emmy Awards, così come accaduto anche per quest’anno per il ruolo di miglior attore non protagonista in “Lovecraft Country”.
Purtroppo aveva questo grosso problema della droga, di cui lo stesso non aveva mai fatto segreto, e da anni combatteva contro questa “brutta bestia” che alla fine ha purtroppo avuto la meglio. A riguardo, durante le riprese di The Wire in cui il suo personaggio Little, derubava i trafficanti di stupefacenti, aveva spiegato di aver avuto delle conseguenze nella sua vita reale. Al momento del ritrovamento del cadavere del 54enne attore si trovava in salotto, e come detto sopra, non sembrano esservi altre ipotesi se non quella dell’overdose, escluso quindi un suicidio o un omicidio.
MICHAEL K. WILLIAMS MORTO A 54 ANNI: IL RACCONTO SULLA SUA CICATRICE
Fra le tante particolarità di Michael K. Williams, una vistosa cicatrice sul volto, precisamente dalla parte alta della fronte fino al naso, vicino all’occhio destro, un segno di una rissa avvenuta più di 30 anni fa, mentre stava festeggiando il suo 25esimo compleanno in quel di Jamaica Avenue, un bar del Queen, sempre nella sua New York City.
“Vidi due amici circondati da alcuni tizi che non conoscevo e sembrava quasi che erano pronti a saltargli addosso – il racconto dello stesso attore defunto su quanto accaduto durante un’intervista alla NPR – e io dissi: ‘Hey, stiamo andando via, ce ne stiamo andando’. Ma uno di loro mi prese alle spalle e cominciò a ripetere: ‘Hey, che problema hai, amico? Che problema hai?’. E il tizio si è passato la mano sulla bocca e mi ha schiaffeggiato, almeno così credevo, ma quello che aveva fatto era sputare su un rasoio. Posizionò il rasoio nella mia bocca, lo teneva tra il dito medio e l’anulare, poi ha colpito e mi ha tagliato la faccia”.