Non ho mai fatto un disco da solo e soprattutto non ho mai cantato come protagonista di un intero album… Mi piacciono le canzoni, significano qualcosa per me. Questo album è un qualcosa di liberatorio, soprattutto, mi fa piacere che la gente conosca un altro aspetto del mio essere musicista. (Michael League)

 E’ uscito in questi giorni SO MANY ME, esordio solista di Michael League, musicista americano leader degli Snarky Puppy.



League nello scorso mese di giugno si è esibito nel nostro paese con due differenti line up: a Bergamo e Correggio alla guida di un quartetto composto da Bill Laurance al piano, Lionel Loueke alla chitarra e Jeff Ballard alla batteria, mentre a Roma alla Casa del Jazz ha riproposto il duo con Bill Laurance con il quale, la scorsa estate, era stato in tour nel nostro paese. Esibizioni applauditissime con larga presenza di giovani.



Formatosi alla prestigiosa North Texas University a Denton nel Texas, Michael League è da considerarsi uno dei più talentuosi musicisti della attuale scena musicale. Sotto la sua conduzione gli Snarky Puppy hanno vinto ben quattro Grammy, l’ultimo dei quali con il doppio live LIVE AT ROYAL ALBERT HALL. Da tempo direttore artistico della etichetta Ground Up Music, ha prodotto alcuni dei più interessanti musicisti della nuova generazione, dallo stesso Bill Laurance, a Becca Stevens, a Banda Magda per citarne solo alcuni.

Fra tante, la più prestigiosa collaborazione è quella che lo ha legato al grande David Crosby del quale ha prodotto due album (LIGHTHOUSE e HERE IF YOU LISTEN). Con Crosby si è esibito in tour di splendida e rarefatta bellezza, alla guida della Lighthouse Band insieme a Becca Stevens e Michelle Willis. Significativo il progetto con Bokanté, ensemble con il quale League sta sperimentando i percorsi della word music, attratto dalle etnie di ogni parte del mondo.



SO MANY ME è il suo primo album da solista, nato quasi per caso, proprio nel periodo della pandemia. Inciso agli Estudi Vint a Els Prats dei Rei in Catalogna, questo album si distanzia dal League che conosciamo. Un album la cui gestazione è iniziata nel 2015, con le prime trame, i primi appunti

Undici brani, composti, suonati, arrangiati e, soprattutto, cantati da League. La sua voce è infatti l’elemento conduttore di questo album. Suadente, incastonata nelle complesse e affascinanti orchestrazioni, crea atmosfere di difficile collocazione che richiamano produzioni pop sofisticate o anche i misconosciuti tesori regalatici da Robert Wyatt.

Molto interessante la commistione fra strumenti elettronici ed etnici. La parte ritmica è caratterizzata dall‘utilizzo di darbuka, davul, doholla, sumbati, per la parte percussiva, oltre all’uso di guimbri e oud. Il tutto supportato da synth quali mellotron, Arp omni, Mini Moog bass, Moog One, Arp 2600, solo per citarne alcuni. Due mondi opposti che si “incontrano” e rappresentano il grande interesse del musicista molto vicino alle musiche etniche del bacino del mediterraneo (Marocco, Egitto, Turchia). Fra i pezzi più incisivi la title track, Right Where I Fall (supportata da un riuscito video), Ever The Actor, Fireside, dalle intriganti trame vocali. Nelle note del cd Michael ringrazia David Crosby per averlo spinto a questo passo, oltre ai genitori che lo hanno educato alla musica di CSN&Y e Frank Zappa. Un gran bell’esordio a conferma dello straordinario talento di League, in breve tempo divenuto punto di riferimento della nuova generazione di musicisti. Prodotto da Michael League e Nic Hard. Album che consigliamo “vivamente”.

Quanto ai progetti futuri, League ci ha anticipato un nuovo tour e un nuovo album per gli Snarky Puppy, diverse nuove produzioni, oltre all’album in duo con Bill Laurance, registrato in primavera, la cui uscita è al momento schedulata per fine anno.

Per chi volesse rivederlo dal vivo segnaliamo l’unica data italiana del gruppo Bokanté prevista il 12 luglio a Perugia per Umbria Jazz. Nella formazione accanto a League un manipolo di talentuosi musicisti: Roosevelt Collier, strepitoso interprete della pedal steel guitar, la cantante Malika Tirolien, i percussionisti Jamey Haddad, Keith Ogawa, Andrea Ferrari oltre a Bob Lanzetti e Chris McQueen alle chitarre.

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