“Io cerco di vivere sempre con speranza e con coraggio”: così a Oggi è un altro giorno Michael Lemma. Il 25enne ha parlato della sua malattia e dei rischi che corre con la Porpora Trombocitopenica Autoimmune: “Le conseguenze più gravi sono dal punto di vista ematologico, come l’emorragia cerebrale, soprattutto se dovesse accadere durante la notte. Se dovessi ferirmi, in base al livello delle piastrine avrei delle emorragie esterne. Io devo tenere costantemente la mia vita sotto controllo”. Una battaglia dura, ma condotta sempre con il sorriso sulle labbra: “Io cerco sempre di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, felicemente”



“Io sono molto credente, sono ministro straordinario dell’eucarestia, mi occupo di portare la comunione nelle case e anche in alcuni ospedali”, ha spiegato Michael Lemma, che non prova rabbia per quanto sofferto: “Io non ho avuto un’infanzia, a 6-7 anni facevo già dei ragionamenti con i dottori. A 12 anni ci confrontavamo a livello scientifico sulla mia malattia. Ma tutto questo non mi ha provocato rabbia. Io ho sentito sempre il desiderio di testimoniare la bellezza della vita. Non c’è rabbia: ho vissuto per tanto tempo in oncologia pediatrica e non aveva senso provare rabbia, perché non ero l’unico a stare male nel mondo”. (Aggiornamento di MB)



Michael Lemma, chi è l’artista romano?

Michael Lemma è un giovane artista italiano. Nato a Roma nel 1996 e residente nel quartiere di Colli Aniene, si è Diplomato in Architettura e Ambiente presso il Liceo Artistico “Enzo Rossi” con qualifica di Maestro d’Arte. Michael Lemma ha collaborato con la Diocesi di Roma per la riqualificazione dell’Arte Sacra ed è impegnato in progetti di riqualificazione urbana sul territorio del IV Municipio di Roma. Ha anche collaborato con i Musei Vaticani per l’installazione dell’opera “San Michele”. Nel giugno 2020 ha donato l’opera “Cristo consolatore ” all’ospedale Sandro Pertini a Roma, in memoria della Pandemia da Coronavirus. Michael Lemma ha esordito come scrittore con il libroPorpora Trombocitopenica Autoimmune”, in cui parla della sua malattia con lo scopo di spiegare a tutti coloro che si trovano a dover convivere con questa patologia come affrontarla dal punto di vista psicologico e conoscitivo.

La malattia di Michael Lemma: Porpora Trombocitopenica Autoimmune

Michael Lemma è affetto dalla Porpora Trombocitopenica Autoimmune da quando aveva 16 mesi: “È un patologia poco conosciuta. Colpisce le piastrine e ne provoca la distruzione. Avere un numero ridotto di piastrine provoca delle emorragie. Colpisce anche l’aspetto psicologico di una persona, perché ti limita molto. È difficile da affrontare”, ha detto ai microfoni di Book Sprint in occasione del Salone Internazionale del libro di Torino del 2016. “Io non posso correre, né giocare né fare tutto ciò che fanno i bambini normali, e poi prendo molte medicine che mi fanno gonfiare la faccia, e ho queste brutte macchioline di sangue, i dottori mi hanno detto che si chiamano petecchie e ho anche molti lividi”, si leghe nelle prime pagine del suo libro. La porpora trombocitopenica idiopatica(PTI) o morbo di Werlhofè (conosciuta anche come porpora trombocitopenica autoimmune, PTA) è una malattia autoimmunitaria acquisita, a eziologia ignota, a patogenesi immune, caratterizzata da piastrinopenia dovuta a distruzione periferica delle piastrine e da un numero aumentato o normale di megacariociti midollari. Se ne conoscono due forme: una acuta (esordio improvviso e decorso rapido, con esito di guarigione) e una cronica (esordio insidioso, decorso ondulante, guarigione più rara).