Michael Masi è tornato a vivere un gran premio in prima persona. Nella giornata di ieri, giovedì 30 marzo 2023, l’ex direttore di gara si è presentato ad Albert Park per il Gp di Melbourne, un anno e mezzo dopo i famosi fatti di Abu Dhabi 2021. Fu Michael Masi a decidere l’ingresso della safety car nei giri conclusivi del Gp di due anni fa, situazione che permise a Max Verstappen di avvicinarsi ad Hamilton, e quindi di superarlo e di laurearsi campione del mondo per la prima volta. A seguito di quella decisione Masi ricevette moltissime critiche e soprattutto minacce via social, mentre a febbraio dell’anno scorso venne licenziato dalla FIA. Una serie di duri colpi per il direttore di gara ma oggi, intervistato dagli inglesi del Daily Mail, sembrerebbe essersi ripreso alla grande. “Ero un po’ nervoso mercoledì, quando sono entrato per la prima volta nel paddock – ha spiegato – ma avete visto con i vostri occhi la gentile accoglienza”.



Masi non ha lasciato il mondo del motorsport visto che è l’attuale presidente della Supercars Commission ed è nel consiglio di amministrazione di Karting Australia, un “progetto di passione” lo definisce lo stesso manager australiano. Michael Masi, dopo due anni a svolgere il ruolo di “poliziotto delle corse” e il successivo licenziamento, dice di sentirsi più rilassato: “Mi piaceva molto il lavoro, ma non ti rendi conto dell’impatto che viaggiare così tanto ha su di te. Quando ci siamo incontrati l’ultima volta nel 2021, vivevo letteralmente su un aereo. Le gioie di poter cucinare un pasto a casa, di poter incontrare i parenti ora sono possibili. Sono quelle piccole cose di cui non ti rendi conto di cosa significhino fino a che non le ritrovi come matrimoni, compleanni”.



MICHAEL MASI: “DISSI AI MIEI GENITORI DI NON LEGGERE I SOCIAL”

E ancora: “Dopi i fatti di Abu Dhabi dissi ai miei genitori di non preoccuparsi di quello che avrebbero detto, di non guardare i social che possono non essere salutari e tossici: spesso e volentieri i social media possono essere un ottimo strumento, ma non così eccezionale in altri”. E ancora: “Ho passato del tempo a prendermi cura di me stesso. Mi ha fatto bene. È quello di cui avevo bisogno. Ho passato molto tempo a rimettermi in forma fisica, ma per molto tempo non ho speso abbastanza sul lato mentale”.

Michael Masi ammette di aver ricevuto un grande supporto dalla compagna dell’epoca: “Per quanto riguarda l’aiuto professionale – ha aggiunto – l’ho ottenuto, ma probabilmente più tardi di quanto avrei dovuto, durante l’ultima parte dell’anno scorso, ma a quel punto le cose si erano in gran parte calmate”. Tornando infine sui fatti di Abu Dhabi, Michael Masi spiega: “Ognuno ha il proprio punto di vista e ha diritto ad averlo. Rispetto qualsiasi punto di vista, e non spetta a me commentare ciò che fanno o non pensano. Se vengo contattato per una discussione sono qui, ci sono sempre stato”.