Invita la gente a non nascondere le proprie vulnerabilità e i propri problemi l’immenso atleta Michael Phelps. L’ex nuotatore statunitense, olimpionico con più medaglie nella storia dello sport, è stato intervistato nella giornata di ieri dai microfoni del quotidiano Repubblica, e nell’occasione ha spiegato: “La vera forza è ammettere la propria vulnerabilità. Lo dico chiaro, anche se in passato ho mentito: non si guarisce dalla depressione. Sei spinto a dire che va bene, ma è sbagliato, ti senti sbagliato, diverso dagli altri, buio dentro, la depressione è così. Io ancora oggi a volte ho bisogno di chiudermi in stanza, di stare da solo, la mia famiglia lo sa”.



Michael Phelps ha svelato di aver sofferto di depressione tre anni fa, nel 2018; una patologia che lo aveva colpito pesantemente nel 2004, e di cui soffrì dopo ogni Olimpiade. “Ho tre bimbi, Broomer, Beckett, Maverick (il primo nato nel 2016, il secondo nel 208 e il terzo nel 2019, tutti e tre dalla moglie Nicole Johnson, con cui è sposato dal 2016 ndr), il primo a volte mi viene a cercare. E avere i miei attorno aiuta molto, rende tutto più sopportabile, da loro non devo nascondermi. Ora lo so: è ok non essere ok. Non bisogna essere perfetti. Mi sto impegnando a far capire questo, non è una vergogna essere depressi, avere panico, anche se ti spaventa molto”.



MICHAEL PHELPS: “SE CONTANO I MUSCOLI DEL CORPO PERCHE’ NON DEVONO CONTARE QUELLI DELLA TESTA?”

Phelps ha deciso di mettersi a disposizione dei campioni dello sport, e in generale degli atleti, che come lui hanno sofferto o soffrono di depressione: “Partecipo a dei gruppi – racconta – cerco di sensibilizzare su questo tema, ma anche io cammino sul filo. Lo sport aiuta a nascondere, ma non a risolvere”. Quindi il nuotatore ha aggiunto e concluso: “Guardate che bel fisico che hanno i campioni e come lo curano, anche io ogni giorno vado in palestra, allora chiedo se contano i muscoli del corpo, perché non si curano quelli della testa? La salute mentale degli sportivi è altrettanto importante. Va protetta, non sottovalutata”.

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