Michael Schumacher ha fatto la storia della Formula 1 forse come nessun altro, ma la dinastia potrebbe essere destinata a continuare. Tra gli appassionato ha provocato infatti grande emozione la scorsa settimana la vittoria di Mick Schumacher, il figlio appena 17enne di Schumi, nel campionato di F2 sulla pista dell’Hungaroring, appena prima dei grandi della Formula 1 che si sono dati battaglia sullo stesso circuito. Le movenze sul podio, sotto lo sguardo commosso della madre Corinna, moglie di Michael, hanno impressionato nel ricordare il papà. Una carriera ai primi passi ma che potrebbe essere luminosa, visto che da tempo Mick Schumacher, nonostante la giovanissima età, viene indicato come promessa dell’automobilismo. Potrebbe essere possibile vederlo alla guida di una Ferrari, in tempi più o meno brevi? C’è da scommettere che sarebbe il sogno anche di papà Schumi. (agg. di Fabio Belli)



MICHAEL SCHUMACHER: L’INCIDENTE SUGLI SCI

Michael Schumacher sarà uno dei campioni raccontati nella puntata di ‘Quelli della Luna’, la trasmissione di Rete 4 condotta da Giampiero Mughini dedicata ai grandi campioni dello sport. Schumacher ha fatto la storia dell’automobilismo, vincendo 7 volte il campionato del mondo di Formula 1, due volte con la Benetton e 5 volte con la Ferrari, vincendo ininterrottamente dal 2000 al 2004 facendo la storia del Mondiale. ‘Schumi’ è stato considerato unanimemente uno dei più grandi piloti di Formula 1 di tutti i tempi, ma la sua parabola personale ha vissuto un momento tragico a causa di un incidente sugli sci che lo ha costretto prima a restare in coma per lungo tempo, ed ora a vivere ritirato nella sua casa in Svizzera, vivendo una dura battaglia a causa dei danni neurologici subiti nella caduta. Una tragedia che ha stretto ancor di più il mondo degli appassionati delle corse automobilistiche e di tutto lo sport attorno a questo straordinario campione, che ha rivoluzionato la Formula 1 con la sua capacità di saper ‘sentire’ la macchina e dunque di suggerire lui stesso quelle modifiche in grado di renderla maggiormente competitiva.



MICHAEL SCHUMACHER: LA CARRIERA

Ma la carriera di Schumacher ha vissuto alti e bassi, con momenti difficili legati soprattutto ai primi anni vissuti alla Ferrari. Schumi ha iniziato a correre praticamente dall’età di 4 anni, facendo tutta la trafile con i kart e in tutte le gare che contraddistinguono il cammino dei giovani piloti. Poi è arrivato il momento di dedicarsi alle corse e la svolta è arrivata nel 1994, quando la FIA ridimensionò l’utilizzo dei dispositivi elettronici aprendo a una maggiore competitività nel Mondiale di Formula 1. Schumacher si dimostrò imbattibile vincendo due volte il titolo con la scuderia Benetton, competitiva ma pur sempre una outsider, un doppio successo nel 1994 e nel 1995 che gli valse l’ingaggio in Ferrari. Dopo una prima stagione di transizione, Michael Schumacher sfiorò il Mondiale nel 1997, perdendolo all’ultima curva in un sorpasso subito da Jacques Villeneuve che gli costò la squalifica per una manovra scorretta. Nel 1998 a Suzuka, nonostante la pole position nell’ultimo Gran Premio, non riuscì a recuperare 4 punti di svantaggio su Mika Hakkinen, a causa dello spegnimento del motore in partenza.Nel 1999 fu un incidente a mettere fuori gioco Schumacher, che si fratturò una gamba e rientrò solo negli ultimi due Gran Premi.



FERRARI-SCHUMACHER: LA SVOLTA ARRIVA NEL 2000, SI APRE L’ERA DELLA ROSSA DI MARANELLO

La storia cambiò nel 2000, quando a Suzuka, con una gara d’anticipo sulla fine del Mondiale, Michael Schumacher riuscì a sopravanzare Hakkinen e riportò il titolo a Maranello a 21 anni di distanza dal trionfo di Jody Scheckter nel 1979. Da lì iniziò un dominio che portò il pilota tedesco a vincere 5 titoli Mondiali alle guida della Rossa infrangendo una quantità impressionante di primati nella storia della Formula 1. Giri veloci, numero di Gran Premi, numero di punti nel Mondiale. Si ritirò nel 2006 salvo rientrare nel 2010 per 3 stagioni alla guida della Mercedes, un modo per riassaporare l’adrenalina della pista a oltre quarant’anni d’età anche se non riuscì mai ad essere davvero competitivo, conquistando un solo podio nel 2012 nel GP d’Europa a Valencia. Poi nel 2013, a un solo anno dal definitivo ritiro, l’incidente sugli sci che ne ha bloccato la storia, che tutti sperano di poter presto veder proseguire.