C’è una nuova, meravigliosa speranza per il futuro di Michael Schumacher, eptacampione del mondo di Formula Uno ritiratosi dalle corse nel 2012, dopo una carriera costellata di successi. L’ex pilota tedesco lotta ormai da sei anni con i gravi danni lasciatigli dall’incidente sugli sci del 29 dicembre 2013, sulle nevi di Méribel, in seguito al quale ha rischiato la vita, rimanendo per alcuni mesi in coma farmacologico. Sulle sue condizioni e sul suo recupero non si sono mai avuti molti dettagli, con il suo entourage e la sua famiglia a fare da scudo tra il mondo esterno e la leggenda della Ferrari. Più volte la moglie Corinna ha chiesto di rispettare la privacy e il momento difficile vissuto dal fuoriclasse, ma poche ore fa, secondo quanto riferito dal tabloid d’Oltremanica “Mirror”, proprio la consorte del 50 enne di Hürth si sarebbe confidata con alcuni tifosi. “Le grandi cose iniziano con piccoli passi”, avrebbe detto loro, ringraziando poi tutti i membri del fan club di Schumacher, pronti a lanciare una nuova pagina social, denominata #KeepFightingMichael. “Molte piccole particelle – avrebbe aggiunto la donna – possono formare un grande mosaico”.
MICHAEL SCHUMACHER: L’INCIDENTE E QUELLE CURE INIZIATE A SETTEMBRE…
Abbiamo ricordato poche righe orsono il grave incidente occorso sci ai piedi a Michael Schumacher nel 2013 sulle Alpi della Francia (cadendo, urtò un masso con il cranio, mandando in frantumi addirittura il casco protettivo). Dopo i mesi di coma, trascorsi in rianimazione prima e in una clinica specializzata poi, l’ex ferrarista ha potuto fare rientro nella sua dimora, affacciata sulle sponde del lago di Ginevra, in quel di Losanna, e nascosta a sguardi indiscreti da elevate mura perimetrali. Da quell’istante sono trascorsi grossomodo cinque anni, un lustro, e prima delle parole di Corinna che vi abbiamo riferito, nessun componente o amico della famiglia Schumacher ha mai voluto rilasciare dichiarazioni in merito alle condizioni di salute del tedesco, che, stando a ciò che si sa, sarebbe assistito giorno e notte. L’unica (ulteriore) novità recente, risale al mese di settembre, quando i giornali francesi comunicarono che Schumi era stato ricoverato a Parigi presso il nosocomio “Georges-Pompidou”. Il motivo? Affidarsi alle conoscenze di un luminare per avviare un percorso di cura a base di cellule staminali.