Si allarga il caso dell’ignobile ricatto ai danni della famiglia di Michael Schumacher, e negli ultimi giorni le attenzioni si stanno concentrando sempre di più su una infermeria che ha lavorato alle dipendenze del Kaiser fino a qualche anno fa, prima che il suo contratto di lavoro non venne rinnovato. Come ricorda il Corriere della Sera attraverso la sua edizione online, la procura di Wuppertal, in Germania, ha deciso di iscrivere sul registro degli indagati anche la stessa ex infermiera, per cercare di capire quale ruolo abbia avuto nel ricatto.
Dopo l’incidente sugli sci a Meribel a fine dicembre 2013, Michael Schumacher è costretto a letto o comunque a vivere una vita completamente diversa da quella di prima, e a prendersi cura del sette volte campione del mondo di Formula 1 vi era appunto anche tale ex infermiera, il cui nome non è stato reso pubblico. Stando alla Dpa, agenzia di stampa tedesca, la stessa sarebbe stata però ad un certo punto allontanata dall’abitazione del campione, in quanto avrebbe fornito scarsa assistenza, di conseguenza non lavorava bene. Ma che ruolo ha avuto nel famoso ricatto?
MICHAEL SCHUMACHER, QUAL E’ IL RUOLO DELL’INFERMIERIA?
E’ quello che vogliono cercare di comprendere coloro che stanno indagando ma certo è che i principali imputati del caso, leggasi un ex guardia del corpo, nonché un altro dipendente della famiglia di Schumacher, hanno entrambi fatto il nome proprio dell’ex infermiera, che doveva essere ascoltata in aula come testimone ma che non si è presentata in tribunale.
Al momento alla sbarra troviamo il 51enne Yilmaz Tozturkan, ex buttafuori, poi il figlio dello stesso, che è un esperto informatico e che avrebbe aiutato a raccogliere il materiale multimediale per il ricatto (si parla di centina e centinaia di file fra foto, video e cartelle cliniche), nonché Markus Fritsche, per otto anni la guardia del corpo personale di Michael Schumacher, nonché uno dei pochi che potevano avere accesso alle “stanze segrete”.
MICHAEL SCHUMACHER, LA CERCHIA RISTRETTA CHE GLI FA VISITA
Ricordiamo che sono pochissimi quelli che fanno visita regolare all’ex pilota di Mercedes, Ferrari, Benetton e Jordan. Al di fuori di moglie Corinna, dei figli e del fratello Ralf, si contano Jean Todt, Luca Badoer e forse pochi altri. Fra questi vi era anche Fritsche, verso cui la famiglia aveva massima fiducia ma che ad un certo punto, dopo aver smesso di lavorare per il kaiser, ha fiutato il colpo.
Gli inquirenti sospettano ora che sarebbe stata proprio l’infermiera (così come sostiene Tozturkan), ad aver consegnato il materiale sensibile a Fritsche, ottenendo in cambio dei soldi. A riguardo sono significative le parole in aula di Sabine Kehm, storica manager di Schumacher, che ha parlato di un rapporto molto forte fra la donna e l’ex guardia del corpo, alludendo ad una possibile relazione. Sarà ora compito della procura vagliare queste testimonianze.