Michael Terlizzi, ex concorrente del Grande Fratello e figlio di Franco Terlizzi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Antenna 3 “Lombardia Nera” per commentare la notizia dell’arresto di suo padre, accusato di associazione per delinquere finalizzata a frodi assicurative e intestazione fittizia di beni. “Sono qui per fare capire che non è vero niente“, ha esordito il giovane, entrando subito nel vivo della discussione e concentrandosi sulla carrozzeria, dove, secondo l’accusa, venivano inscenati finti incidenti per truffare le assicurazioni. “Io ero dipendente di quella carrozzeria – ha asserito Michael Terlizzi –. Non ero sempre presente, il mio ruolo era diverso. Trascorrevo più tempo all’esterno che all’interno della carrozzeria, ma l’arresto di papà è stata una doccia fredda. Basta osservare lo stato di mio padre nelle immagini registrate: è quello di una persona provata, non si aspettava un problema del genere”.



Quando è successo tutto, “io stavo dormendo e mio padre mi ha svegliato. Ci siamo trovati la Guardia di Finanza in casa per una perquisizione. Ci ha raggiunto subito l’avvocato, poi, dopo qualche ora, siamo andati in carrozzeria, con mio padre che era distrutto”. Al termine di quella giornata, Franco Terlizzi è stato arrestato e Michael è tornato a casa da solo.

MICHAEL TERLIZZI, FIGLIO DI FRANCO: “MIO PADRE PASSA LE SUE GIORNATE FACENDO LE TORTE”

Ripercorrendo quella serata mentalmente, Michael Terlizzi a “Lombardia Nera” ha confessato che “è stato come se fossi in tilt. Forse ho guardato un film per distrarmi, non riesco a ricordare nemmeno cosa abbia fatto. Adesso è di nuovo con noi e ci ha detto di essere fiducioso nella giustizia italiana. Inoltre, è molto contento degli avvocati Marcello Perillo e Antonino Crea. Cosa fa in casa? Passa le sue giornate facendo le torte.

In merito agli altri arrestati, Michael Terlizzi ha riferito: “Mi è capitato di vedere questi personaggi, ma ne conoscevo solo qualcuno. In carrozzeria da mio padre si lavorava. Quando parlava nell’intervista, la sua voce era quasi rotta dal pianto e mi dispiace, perché lui si era creato una realtà che gli è stata portata via di punto in bianco. Reinventarsi da capo a 60 anni non deve essere semplice. Gli hanno costruito attorno un qualcosa che non è vero, ma è molto bello il fatto che le persone fermino me per strada, perché sono affezionati alla persona che mio padre realmente è”.