Michaela DePrince è morta: era stata prima ballerina al Boston Ballet

Il mondo della danza è sotto shock per la morte della ballerina Michaela Mabinty DePrince, una delle più conosciute e apprezzate. Cresciuta in un orfanotrofio in Sierra Leone, dopo essere arrivata negli Usa, la giovane aveva cominciato ad avvicinarsi al mondo della danza, diplomandosi proprio in materia. Dopodiché DePrince era diventata la principale ballerina del teatro di Harlem, ballando anche in Olanda e poi arrivando nel 2021 al Boston Ballet. Una carriera in ascesa, dunque, per Michaela, scomparsa alla giovane età di 29 anni: le cause della morte dell’artista non sono state rese note.



Michaela DePrince aveva raccontato la sua storia nel libro “Taking Flight: from bar orphan to star ballerina”. La giovane, in un’intervista, aveva spiegato poi di aver perso i due genitori da piccolissima e di essere rimasta in orfanotrofio per un anno, per poi arrivare negli Stati Uniti: in Sierra Leone veniva chiamata “la figlia del diavolo” per via della vitiligine, una malattia della pelle che tende a renderla chiazzata.



Michaela DePrince era stata adottata a 4 anni

Michaela Mabinty DePrince, nata con il nome di Mabinty Bangura, è rimasta orfana molto presto: il padre era stato ucciso dal Fronte unito rivoluzionario mentre la mamma era morta di fame poco dopo. Lei era stata portata in orfanotrofio da uno zio. Dopo il bombardamento del suo orfanotrofio, la giovane era riuscita a fuggire insieme a un’altra compagna: le due erano state così adottate da una coppia statunitense, del New Jersey, che in totale aveva undici figli di cui proprio nove adottati.

Una volta arrivata negli Stati Uniti, a quattro anni, Michaela aveva cominciato a ballare, diventando molto presto una delle ballerine più conosciute e corteggiate sul panorama artistico mondiale, in virtù della sua bravura. La giovane è morta a soli 29 anni ma le cause che hanno portato al suo decesso non sono state rese note.