Chi è Michela Ansoldi? Iva Zanicchi: “Io non l’ho mai vista piangere”

Michela Ansoldi è la figlia della grande cantautrice italiana Iva Zanicchi e di Antonio Ansoldi, produttore discografico scomparso nel 2020. Classe 1967, Michela ha deciso di non intraprendere una carriera sotto i riflettori ma piuttosto di aiutare molte persone lavorando come psicologa. Negli anni la figlia della grande artista si è sposata e ha avuto due figli: Luca (nel 1998) e Virginia (nel 2003. Crescendo ha scelto di intraprendere anche nuovi percorsi lavorativi scegliendo di aprire una casa discografica: la Luvi Records, che ha pubblicato alcuni dischi di Iva Zanicchi e si chiama così in onore delle iniziali dei due figli.



Oltre all’etichetta discografica, Michela ha spesso partecipato ad alcune interviste con la madre in alcuni degli studi più amati dalla tv italiana. Vive una vita serena e riservata ma quando era piccola non è sempre stato così, Iva stessa durante alcune interviste aveva raccontato: “Tutti gli anni andavo via un mese. Io non l’ho mai vista piangere. A 18 anni compiuto, però, mi svelò che aveva sofferto tantissimo la mia assenza. Ho sbagliato a non portarla con me nei miei viaggi di lavoro perché volevo proteggerla, ora cambierei tutto”



Il rapporto tra Michela Ansoldi e la madre Iva Zanicchi: “L’unica cosa che mi rimprovero è che le mancavo”

Nonostante la lontananza iniziale a causa degli impegni lavorativi della cantante, il rapporto tra Michela Ansoldi e Iva Zanicchi è sempre stato un rapporto di amore e stima reciproca. L’artista dice spesso che la figlia è una grande donna e una grande mamma e che nonostante non passino moltissimo tempo insieme, se hanno bisogno di qualcosa ci sono sempre l’una per l’altra. Durante un’intervista a Verissimo, le due donne avevano avuto modo di esprimere ciò che provavano e di parlare del loro legame, Michela ricorda i momenti vissuti con la madre con gioia: “Come madre le darei sicuramente un voto positivo. Ricordo la gioia di quando andavo a prenderla in aeroporto, poi quando non c’era quando ero piccola prendevo la sua camicia da notte e me la portavo nel letto. Mia madre mi ha trasmesso soprattutto l’attaccamento alla famiglia, io le auguro solo di non annoiarsi mai e rimanere attiva perché può’ fare e dare ancora molto”.



Iva si è ritenuta molto fortunata ad avere una figlia così eccezionale: “Quando sto bene e vado in giro per il mondo mi lascia andare ma quando ho bisogno lei c’è sempre. L’unica cosa che mi rimprovero è che le mancavo, la lasciavo con i nonni, con la tata ma la mamma è la mamma”.