La scrittrice Michela Murgia è stata condannata al pagamento di 18mila euro, più interessi e spese legali (circa 23mila euro), per non avere onorato il contratto sottoscritto una decina di anni orsono con la casa editrice “Il Maestrale”. Infatti, secondo il giudice, Murgia non ha portato a termine (e dunque non è stato pubblicato) il suo romanzo “Spirito di Corpo”, sebbene fosse già stato oggetto di prenotazione nelle librerie e di pubblicità in occasione del Salone del libro di Torino nel 2011.



Dopo la sentenza di primo grado emessa dal tribunale civile di Nuoro del febbraio 2019, l’autrice aveva deciso di ricorrere alla Corte d’Appello, che ha tuttavia bocciato il suo nuovo tentativo di difesa, condannandola al pagamento sopra descritto. L’accertata inadempienza contrattuale è costata dunque molto cara alla scrittrice, che, dal canto suo, non ha rilasciato commenti ufficiali successivi a tale decisione giudiziaria. Peraltro, nelle score ore la donna è finita nel mirino di numerosi haters sui social network per alcune dichiarazioni rilasciate in diretta televisiva…



MICHELA MURGIA CONDANNATA, MA NON C’ENTRANO LA TV (E FIGLIUOLO)

Michela Murgia, dicevamo, è balzata recentemente agli onori delle cronache per alcune affermazioni effettuate nel corso del programma “Di Martedì”, in onda su La 7, durante il quale ha “attaccato” il generale Figliuolo, attuale commissario straordinario per l’emergenza Covid-19: “Da un uomo che viene da un contesto militare non ci si può che aspettare un linguaggio di guerra. A me personalmente spaventa avere un commissario che gira con la divisa, non ho mai subito il fascino della divisa”, ha asserito. Frasi che hanno generato scalpore e che hanno creato un’inenarrabile eco mediatica, arrivando anche a scuotere nell’orgoglio Rita Dalla Chiesa, che su Instagram ha scritto: “In un periodo in cui si sta facendo di tutto per portare il nostro Paese in sicurezza, posso solo commentare, da donna a donna, ‘Stai zitta’. Per fortuna la Sinistra di oggi non si riconosce in quello che ha detto. Un consiglio, ‘signora’ Murgia. Se mai avesse bisogno di aiuto, stia zitta… e si astenga dal chiamare le forze dell’ordine”.

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