E’ un articolo decisamente tagliente quello a firma Francesco Borgonovo per “la Verità”. Questi ha puntato il dito nei confronti dei numerosi intellettuali che in queste ultime settimane hanno detto la loro sull’epidemia da coronavirus, a cominciare da Sandro Veronesi, che nell’ultimo numero della Lettura, inserto del Corriere della Sera, ha dichiarato «Il virus sono io», per poi specificare che in realtà il virus è l’intero genere umano: «A che cosa serviamo, ormai, noi uomini sul pianeta Terra? – si domanda l’illustre collega – Perché dovremmo continuare a vivere, noi, dopo che la Madre Terra si è sbarazzata di altre migliaia di specie inutili o dannose, inclusi i dinosauri che sembravano i padroni del mondo?». Parole che però non sembrano aver convinto Borgonovo, che ribatte: “Ma bisogna capirlo, Veronesi. Da qualche tempo è molto provato: gli si è ammalata la donna di servizio”. Ed in effetti lo stesso scrittore originario di Firenze aveva svelato negli scorsi giorni: «Non ho avuto il tempo di dirlo ma noi abbiamo la tata in quarantena in casa, una persona in più di cui occuparsi, una in meno a dare una mano».
FRANCESCO BORGONOVO VS MICHELA MURGIA “PUO’ DURARE ANCORA UN PO’ QUESTO VIRUS?”
A quel punto Borgonovo ribatte di nuovo: “Eh, fortunati tutti gli altri poveri stronzi che la colf non ce l’ hanno: loro mica hanno un fardello a gravarli in queste ore difficili”. Si parla quindi del caso di Michela Murgia, nota scrittrice e blogger, che invece sembra quasi “felice” per la pandemia in corso: «Può durare un altro po’ questo virus? – le sue parole sottolineate dal collega de la Verità – se il risultato è la vivibilità delle strade, io ci metterei la firma». E come dimenticarsi poi di Elena Stancanelli, altra scrittrice italiana, che invece “gongola – prosegue Borgonovo – perché i maschi sono più colpiti dall’epidemia e magari, chissà, il mondo del futuro sarà in mano alle donne”. Lo psicoterapeuta Luigi Cancrini vede invece nell’epidemia in corso una cura per il “nostro disturbo narcisista”, mentre Gad Lerner, volto noto della televisione, spesso criticato per le sue prese di posizione, ne approfitta, scrive Borgonovo, per organizzare una “resistenza” contro l’epidemia. Insomma, “grazie al cielo ci sono i maestrini del virus – conclude nel suo editoriale tagliente la firma de la Verità – mentre intorno tutto cambia, loro rimangono i palloni gonfiati di sempre”.