Michelangelo è uno dei protagonisti dell’ultima puntata di Leonardo, la fiction di Rai1 con protagonista Aidan Turner in cui il celebre pittore toscano si riscopre invischiato in un duello artistico importante per la città di Firenze e per l’intero panorama culturale italiano. Leonardo ne esce particolarmente frustrato: quest’ultimo versa infatti in un periodo di crisi, e l’ultima cosa che vuole è scontrarsi con un ragazzo che in fin dei conti lo ammira e vorrebbe essere come lui. Lo scopriamo qualche scena dopo il loro incontro-scontro a colpi di pennellate nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dove entrambi dipingono un affresco ed entrambi – almeno nella fiction – si ritrovano a meditare sul loro percorso artistico. (agg. di Rossella Pastore)
Chi è Michelangelo Buonarroti
C’è anche Michelangelo Buonarroti nella serie kolossal Leonardo trasmessa in prima serata su Rai1. Artista a 360°, Michelangelo è uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano. Nato il 6 marzo del 1475 a a Caprese, nell’Aretino, Michelangelo è figlio di Ludovico Buonarroti, funzionario mediceo e di Francesca di Neri. La famiglia di Michelangelo non è inclina all’arte; sin da piccolo però Michelangelo dimostra di avere un innato talento per l’arte anche se i suoi genitori desideravano per lui un futuro in ambito letterario. Un futuro sicuramente più sicuro e certo, anche dal punto di vista economico, considerando che la famiglia di Michelangelo viveva in condizioni non proprio agiate.
Le difficoltà economiche della famiglia segnarono il giovane Michelangelo che durante tutta la sua vita è sempre stato molto attento ai soldi. Nonostante l’iniziare parere contrario dei genitori, in realtà alcuni biografi raccontano che il padre non ostacolò mai il desiderio del figlio che giovanissimo comincia a muovere i primi passi presso la bottega di un artigiano. Nel 1487 entra nella bottega di Domenico del Ghirlandaio e successivamente studia presso la scuola del giardino di San Marco, fondata da Lorenzo il Magnifico.
Michelangelo Buonarroti a Roma per la Pietà del Vaticano
Proprio in questa prestigiosa scuola, Michelangelo Buonarroti diventa allievo di Bertoldo di Giovanni facendo notare tutto il suo estro presso il signore di Firenze. Dopo la caduta dei Medici, Buonarroti lascia Firenze e vive per un periodo tra Venezia e a Bologna; fa ritorno a Firenze per realizzare San Giovannino per Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici con cui mette in atto una truffa ai danni del cardinale Raffaele Riario scolpendo un Cupido che rivendono come un’opera originale dell’antica Roma. Nonostante l’inganno, il cardinale Raffaele Riario resta stupito dall’innato talento di Michelangelo affidandogli prima il ritratto di Bacco.
Poco tempo Buonarotti arriva a Roma dove il cardinale Jean Bilhères de Lagraulas gli affida il compito di scolpire la Pietà del Vaticano realizzata con i marmi di Carrara. E’ l’opera della consacrazione per Michelangelo che dopo fa ritorno a Firenze come una star. Proprio nella città toscana, infatti, la Repubblica gli affida la realizzazione del David terminato nel 1504. Successivamente si occupa anche della Battaglia di Cascina nella Sala dei Cinquecento in Palazzo Vecchio che però non fu mai completata. Buonarroti fa nuovamente ritorno a Roma voluto fortemente da papa Giulio II per eseguire gli affreschi della volta della Cappella Sistina.