Michelangelo Pistoletto è uno degli ospiti della nuova puntata di Oggi è un altro giorno. Il celebre artista, grande maestro contemporaneo, si racconta ad una rapita Serena Bortone, dicendosi molto felice di ciò che fa: “Mi hanno chiesto una volta se sono felice con l’arte. Io sono felicissimo, perché mentre lo sto facendo già sto meglio.” ha spiegato.
Ha inoltre aggiunto: “Se sono ottimista o pessimista? Metà e metà. Senza ottimismo non c’è pessimismo. L’utopia è sempre un ottimismo, ma l’ottimismo utopico non può rimanere sospeso, deve diventare pratica,. Allora bisogna lavorare per trasformare il pessimismo attraverso un’utopia che può eliminare il pessimismo”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Michelangelo Pistoletto, chi è l’artista di Biella
Il Maestro Michelangelo Pistoletto, che compirà 90 anni il prossimo 25 giugno, sarò ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, martedì 14 marzo di Oggi è un altro giorno. L’arista è nato nel 1993 a Biella, figlio unico di Livia Fila e del pittore Ettore Olivero Pistoletto: “Mio padre, biellese, faceva il pittore. Ha fatto un grande lavoro per rappresentare la storia dell’arte della lana negli stabilimenti di Ermenegildo Zegna. Ha conosciuto mia madre Livia perché lei voleva imparare il disegno e la pittura. Poi si sono sposati e sono apparso io al mondo”, ha raccontato in una lunga intervista a Repubblica.
È stato il padre, che aveva un bottega di restauro a Torino, ad avvicinarlo al mondo dell’arte: “Ho cominciato a lavorare con lui. Mi ha insegnato tutto: il disegno, la pittura, il restauro. Ho imparato la storia dell’Arte, mettendola in pratica, senza basarmi solo sui libri”. Ha lavorato anche con Armando Testa, fondatore della prima scuola di pubblicità in Italia.
Michelangelo Pistoletto, le opere più famose
Tra le prime opere di Michelangelo Pistoletto ricordiamo i “Quadri specchianti”, tra il 1962 e il 1963: una lastra di acciaio inox lucidato a specchio sulla quale è applicata un’immagine, dipinta su carta velina, ottenuta ricalcando una fotografia ingrandita a dimensioni reali. Pistoletto è considerato uno dei protagonisti dell’Arte Povera: le sue opere “Oggetti in meno” (1965-1966) e la “Venere degli stracci” (1967) ne costituiscono quasi l’emblema. Nel 1998 Michelangelo Pistoletto ha dato vita alla sua Città dell’arte – Fondazione Pistoletto: “Quando cercavo un posto per creare la mia città dell’arte, un luogo cioè dove l’arte potesse interagire con tutti gli ambiti della vita sociale, il caso ha voluto che trovassi tutto questo a Biella. Nel ’91 ho acquistato un fabbricato, un opificio dismesso… L’intento è di creare un nuovo modello di istituzione artistica e culturale. Quella cioè che ho definito “Utopia”: dar luogo ad essa significa negarla e affermare un Progetto”, ha spiegato a Repubblica.