Imporre il lockdown solo per i no vax è costituzionale, netto Michele Ainis. L’esperto, intervenuto ai microfoni de Il Dubbio, ha spiegato che l’introduzione di restrizioni a tutti i non vaccinati sarebbe del tutto legittima: «L’importante è che sia presa con riserva di legge e che sia proporzionata, come previsto dall’articolo 32 della Costituzione».
La decisione di adottare un lockdown solo per no vax spetta alla politica, ha proseguito Michele Ainis, ribadendo che in tema di emergenza sanitaria la scelta deve essere illuminata dalla scienza: «Deve poggiare su dati scientifici. Non che siano gli scienziati a decidere, ma i politici non possono farlo prescindendo da ciò che la scienza implica».
MICHELE AINIS SUL LOCKDOWN PER NO VAX
Nel corso del suo intervento a Il Dubbio, Michele Ainis ha spiegato che il lockdown varato da Germania e Austria non è lo stesso del febbraio 2021, ma un’inibizione del tempo libero, ma non una chiusura in casa: «Parlare di lockdown di non vaccinati è dunque improprio. Perché lockdown vuol dire “chiuso dentro” e in Germania e Austria non stanno chiudendo in casa nessuno. Impedire l’entrata in cinema, teatri, palestre, musei comprime diritti che non sono fondamentali». Impedire di andare al lavoro o a scuola sarebbe una misura forte, ha rimarcato Michele Ainis, ribadendo poco dopo: «La Costituzione, all’articolo 32, consente anche la decisione più estrema dell’obbligo vaccinale. Alla condizione formale, che poi è anche sostanziale, che a decidere sia una legge e non un Dpcm, e a condizione della proporzionalità. Se anche tra i non vaccinati si fanno delle differenze, allora finiremmo nel campo della discriminazione. Ma se la misura si riferisce a tutti quelli che non hanno fatto nemmeno una dose, allora sarebbe del tutto legittima».