Michele Bravi, cantante originario di Città di Castello, ha conosciuto la popolarità vincendo il talent show “X Factor”. Come ha raccontato l’artista a “Belve”, su Rai Due”, uno dei primi ad accorgersi di lui fu uno dei più grandi artisti della musica italiana, Tiziano Ferro, tanto che la conduttrice Francesca Fagnani ha chiesto a Bravi cosa avesse visto Ferro in lui. Questa è stata la sua risposta: “È difficile cantare un pezzo di Tiziano senza pensare a Tiziano, perché ha un suo modo di dividere le parole, per il quale è come se avesse in gola la bilancia con cui le scrive. Di conseguenza, qualcuna pesa di più, qualcuna pesa di meno”.



Probabilmente in Michele Bravi Ferro ha intravisto “un’ipotesi di questa capacità, perché lì ancora era un’ipotesi. Ero troppo piccolo, avevo appena iniziato”. A fare da contraltare a un avvio di carriera così ricco di successi e complimenti ci hanno pensato le prime difficoltà e le prime porte chiuse, che non hanno atteso troppo per palesarsi e che provocarono un vero e proprio trauma al giovane.



MICHELE BRAVI: “MI SONO TROVATO SOLO NEL MERCATO DISCOGRAFICO”

A “Belve” Michele Bravi ha confidato che, quando era appena maggiorenne, un discografico si rivolse a lui, decretando verbalmente la fine della sua carriera con un’espressione decisamente forte: “Sei morto”. Oggi, invece, Bravi è ancora un artista attivo e prolifico a livello musicale e ammette di avere compreso molte cose: “Quando arrivò quel ‘no’, io lo vissi come una tragedia, un dramma, una sconfitta. Come si può dichiarare la fine di una carriera a diciotto anni? Però forse da una parte quel discografico non si sbagliava, perché, riflettendoci ora, io il mio primo disco non so se lo ascolterei volentieri”.



Per i giovani emergenti, secondo Michele Bravi, il problema vero non sono i reality o i talent, ma quello che arriva quando questi finiscono: “Ti ritrovi da solo in un mercato – perché di questo si tratta – discografico. Allora inizi ad affrontare un mondo che non conosci e sei da solo”.