Michele Bravi, nel corso della puntata di “Belve”, andata in onda su Rai Due nella seconda serata di mercoledì 2 novembre 2022, ha affrontato la questione legata al suo coming out e al bullismo subìto in passato. Ai microfoni di Francesca Fagnani, il cantante ha chiarito che la scelta di rivelare di avere incontrato un ragazzo che l’aveva fatto innamorare (dichiarazione rilasciata a “Vanity Fair”, ndr) proprio durante la settimana del Festival di Sanremo 2017 fu del tutto naturale, nonostante da più parti fosse stata bollata come una mossa strategica per arrivare in alto in classifica.



In realtà, ha spiegato Michele Bravi, “era la prima volta in cui mi capitava di avere nella canzone un aggettivo al maschile, dove avevo voglia di parlare di un uomo. Quindi, quando feci quell’intervista mi venne spontaneo parlarne, ma il problema è nato dopo. Da allora, infatti, ho iniziato un po’ a vivere male la sessualità, perché ho affrontato il pregiudizio che nella mia testa non era reale. Io ero una di quelle persone che pensano che le lotte siano inutili. Io non lo capivo, non capivo una manifestazione come il Pride. Avevo bisogno di difendere quell’aggettivo lì, non volevo immaginarmi in futuro a passare nascosto la mia vita privata: devo aver paura ad andare in discoteca perché esce una foto? No, quella cosa non la volevo, perché non l’ho mai avuta nella mia famiglia e quindi l’ho detta con la spontaneità con cui sono cresciuto. Il pregiudizio non abitava in casa mia”.



MICHELE BRAVI: “NON DAVO PESO AL BULLISMO, CHIUDEVO GLI OCCHI E…”

Nel prosieguo di “Belve”, Michele Bravi ha svelato che il primo sentimento di trasporto nei confronti di un ragazzo l’ha provato intorno ai 12-13 anni, tra la fine delle medie e l’inizio del ginnasio, mentre il primo bacio “me lo sono goduto, però prima di godermelo mi sono fatto il pensiero che fosse sbagliato. È un peccato, perché perdi tre secondi di un ricordo”.

I bulli l’hanno tormentato spesso, proprio per via del suo orientamento sessuale: “Mi sentivo nello stato più brutto di tutti, ma all’epoca non pensavo di aver subìto bullismo, è una cosa che ho capito dopo – ha confidato Michele Bravi –. Mi prendevano, mi buttavano nella spazzatura, però allora non avevo percepito che sarebbe stata una cosa che avrebbe avuto un impatto su di me, sulla mia vita. Non l’avevo capito, non la valutavo, non le davo un peso. Per me era la normalità ed era una cosa che non mi piaceva della giornata. Allora, quando accadeva, chiudevo gli occhi”.