Michele Bravi è riapparso ufficialmente in pubblico per la prima volta. Dopo l’incursione per un duetto con Chiara Galiazzo lo scorso maggio, il giovane cantante ieri si è esibito al Teatro San Babila di Milano. Non è stato un concerto vero e proprio, ma senza dubbio una serata speciale per lui che in qualche modo ricomincia da zero. Sono stati mesi difficili per Michele Bravi dopo quella sera di novembre in cui un incidente stradale si trasformò in tragedia. La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio, accusando l’artista di omicidio stradale per l’incidente in cui è morta una donna di 58 anni che guidava una moto. La perizia cinematica per ricostruire l’accaduto è stata fatta, quindi l’udienza preliminare si terrà il 5 dicembre prossimo. Nel frattempo Michele Bravi prova a riprendere in mano la sua vita, che è fatta di musica. Ed è quello che ha spiegato sul palco, come riportato dal Fatto Quotidiano. «Ho riflettuto molto in questi giorni sulla prima parola per iniziare tutto, la prima parola per ricominciare, la prima parola da dire in questo concerto. Così mi è venuta in mente la parola: nebbia».



MICHELE BRAVI, PRIMO CONCERTO DOPO L’INCIDENTE: NEBBIA E PAURA…

Michele Bravi ha spiegato che la nebbia non va interpretata come qualcosa di negativo, affidandosi ad una frase che si diceva ai bambini a casa sua. «La nebbia è come avere un foglio di carta bianca, davanti agli occhi, a quel punto puoi disegnare tutto quello che vuoi un albero, una collina e aggiungere cose che non esistono». E dunque per il cantante si può così aggiungere l’irreale al reale. Nello specifico, Michele Bravi ha imparato dalla vita a immaginare. «Mi auguro possiate immergervi nella mia nebbia e nella mia e nella nostra immaginazione e vedere così, anche solo per la durata di un concerto, quello che ci immaginiamo. Buona nebbia a tutti!». Come riportato dal Fatto Quotidiano, Michele Bravi ha spiegato che aveva paura di non riconoscersi in questo concerto. «Avevo paura di presentare questo concerto e creare la scaletta perché egoisticamente avevo pura di non riconoscermi. Quante paranoie mi sono fatto!». La serata si è chiusa poi con “Il diario degli errori”, l’ultimo successo presentato a Sanremo 2017.

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