Intensa la versione di Michele Bravi di “Io vorrei… Non vorrei… Ma se vuoi” di Lucio Battisti nella serata Cover del Festival di Sanremo 2022. Il giovane artista si è sicuramente immerso nella canzone, come del resto è abituato a fare, perché se c’è un tratto caratteristico è l’interpretazione. La sua voce però è venuta fuori alla fine, all’inizio è apparso ingabbiato dall’emozione. Si è capito il motivo al termine dell’esibizione, quando ad Amadeus ha confessato: “Io stasera guardavo Sanremo con due persone, i miei nonni. Non ci sono più, ma hanno cantato con me stasera. Li ho voluti portare con me stasera“. (agg. di Silvana Palazzo)



MICHELE BRAVI, COVER “IO VORREI… NON VORREI… MA SE VUOI” A SANREMO 2022

Michele Bravi per la serata delle cover al Festival di Sanremo 2022 ha scelto di interpretare “Io vorrei… Non vorrei… Ma se vuoi“, brano scritto nel 1972 da Lucio Battisti e Mogol. Il testo del brano parla dell’esitazione di un uomo di fronte a una nuova storia d’amore; in particolare, nella strofa il protagonista ricorda con amarezza quando venne lasciato dalla sua ex, per poi rassegnarsi nel ritornello, quando si confronta con l’impossibilità di stoppare la corsa dei sentimenti (“Come può uno scoglio/arginare il mare?”), acquistando finalmente fiducia ed essendo quindi pronto a vivere la relazione.



A proposito della sua scelta, Michele Bravi ha commentato: “Ho deciso di omaggiare una delle più grandi coppie artistiche che la musica italiana abbia mai conosciuto. ‘Io vorrei… Non vorrei… Ma se vuoi’ è un testo fragile, che racconta le vene spezzate di amori passati e la bellezza di risvegliarsi dal torpore e scoprirsi in volo, una melodia in crescendo come metafora perfetta della forza propulsiva di un sentimento. Spero, con umiltà e rispetto, di raccontare questa grande eredità della canzone italiana, celebrandone l’importanza”.

MICHELE BRAVI A SANREMO CON “INVERNO DI FIORI”

Michele Bravi questa sera canterà dunque “Io vorrei… Non vorrei… Ma se vuoi”, in omaggio alla memoria di Lucio Battisti, ma ricordiamo che l’artista concorre per la vittoria del Festival di Sanremo 2022 con il singolo inedito “Inverno dei fiori”. Il cantante, classe 1994, vinse la settima edizione di X Factor e nel 2017 esordì proprio sul palco dell’Ariston fra i big della musica nostrana con “Il diario degli errori”, che sfiorò il podio (quarto posto finale). L’anno seguente tornò a Sanremo per duettare con Annalisa come ospite, mentre nella primavera 2018 uscì “Nero Bali”, hit estiva cantata con Elodie e Gué Pequeno.



Rimase lontano dalle scene per un anno e mezzo in seguito al coinvolgimento in un incidente stradale nel quale perse purtroppo la vita una donna. Fu un periodo molto complicato per Michele Bravi, che riuscì a tornare in televisione nel maggio 2020, grazie al programma “Amici Speciali di Maria De Filippi”, dopo il quale pubblicò “La vita breve dei coriandoli”. Nel gennaio 2021 è uscita la sua “Mantieni il bacio”, mentre a Sanremo 2021 duettò al fianco di Arisa, con la quale interpretò “Quando” di Pino Daniele nella serata delle cover.

LUCIO BATTISTI, UN ARTISTA SENZA TEMPO

Lucio Battisti “tornerà” quindi a Sanremo grazie a Michele Bravi, che canterà la sua “Io vorrei… Non vorrei… Ma se vuoi…”. L’artista di Poggio Bustone, scomparso nel settembre del 1998 a causa di un linfoma maligno che l’aveva colpito al fegato e scoperto in maniera casuale durante un’operazione alla cistifellea, è ricordato per la sua riservatezza. Era di umili origini: la madre era casalinga, il padre un impiegato statale e aveva una sorella, di nome Albarita.

Diplomatosi come perito industriale, Lucio Battisti nel 1962 si avvicinò alla musica, suonando la chitarra nella band “I Mattatori”, per poi entrare a fare parte dei “Satiri” gruppo musicale con cui arrivò a valicare addirittura i confini nazionali, approdando in Olanda e in Germania. Il padre Alfiero non condivideva la sua passione per le sette note e pare che un giorno ruppe addirittura una chitarra in testa al figlio, il quale non si allontanò mai dal mondo della canzone e si trasferì a Milano, alla fine degli anni Sessanta, per inseguire il suo sogno, poi concretizzatosi. Il resto, è storia nota e memorabile.