“Sto bene, sono felicissimo”, ha esordito Michele Bravi dopo Sanremo 2022: “Questo Festival ha significato una ripartenza incredibile”, ha svelato a Domenica In. Il fatto che sia stato molto amato, è stato un importante segnale di ripartenza. “Vedere che c’è ancora voglia di creatività è bello, tanto!”, ha aggiunto. Quest’anno è stato molto più sicuro e consapevole: “Non so se è un discorso di crescita, ma ho anche perso il pudore. Non ho più paura a usare il corpo, la mia vita, quello che sono, per raccontare la creatività che ho in testa”.



Per arrivare a questo c’è tanto lavoro dietro: “Credo di aver sempre incontrato nella mia vita persone luminose. E quando sono totalmente loro stesse anche tu vuoi esserlo”, ha ammesso. L’ascolto, il pregiudizio, il giudizio, sono stati i temi trattati da Michele nel corso della sua intervista a Domenica In. “E’ proprio bello trovare delle persone con cui ti senti a casa. Nel nostro lavoro vince sempre il sensazionalismo, ma con Mara questa difficoltà non l’ho mai trovata”, ha aggiunto Bravi, ed i riferimento sono sempre al post incidente in cui è stato coinvolto, senza mai citarlo. “Il fatto di sentirmi sempre così accolto, mi ha dato modo di tornare a fare musica in un certo modo”, ha ammesso, riferendosi ancora alla conduttrice. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



MICHELE BRAVI, COSA E’ SUCCESSO DOPO L’INCIDENTE

La musica come rifugio, ma anche occasione di rinascita. Ha tanti significati per Michele Bravi, la cui vita è inevitabilmente cambiata dopo l’incidente di oltre tre anni fa. Da quel 24 dicembre 2018 in cui durante una manovra colse in pieno una moto, su cui viaggiava una donna dal nome Rosanna Colia che perse la vita, sono cambiate tante cose per il cantautore. È cambiata la sua vita, ma anche il modo di vivere la musica, anche se ha sempre mostrato di essere un artista diverso. Lo sa bene Morgan, che lo ha conosciuto a X Factor e negli ultimi giorni ha deciso di dedicargli una lettera.



Sono stato molto contento di aver visto Michele Bravi abitato dalla musica, scavato nel profondo, con l’anima nella voce e negli occhi, nel volto”, ha scritto il musicista, all’anagrafe Marco Castoldi, sulle colonne di Rolling Stone. Ha parlato di una grande emozione anche perché è stato suo mentore. “Io avevo visto subito che c’era troppa grazia in lui, c’era intelligenza, non c’era quella che si chiama ambizione, in lui c’era compassione, sentimento che sta molto più in alto”.

MICHELE BRAVI, L’INCIDENTE E IL SUO “SCUDO”

Morgan ha confessato che non si aspettava che Michele Bravi avrebbe fatto il salto vero, forse perché è diverso dagli altri artisti. Ma questa diversità è probabilmente il motivo per il quale è riuscito a tirarsi fuori dal labirinto in cui è finito dopo l’incidente. “Ora vorrei tanto tanto dirgli che sono fiero di lui come un padre”, ha proseguito Morgan nella sua lettera. Ha anche voluto metterlo in guardia: “Vorrei dirgli di non farsi violentare e di proteggersi dalla barbarie che gli gira intorno in cerchio come un branco di lupi un po’ allungati ad annusarlo perché non hanno ancora capito se si tratta di un pasto prelibato o di un materiale che loro non conoscono”.

Il giovane cantautore può contare anche su uno scudo, che è “la musica abbracciata” alla sua “anima a cuore nudo e cielo aperto”. Ma lo è anche la sua riservatezza, la stessa con cui ha avvolto il dolore per l’incidente: “Ogni volta che si rievoca quel giorno per me è come mettere su un piatto comune qualcosa di molto privato. Prendersi la colpa è la scelta di questa consapevolezza. Mi interessava poter chiudere, almeno legalmente. Per interrompere questo ciclo di dolore”, disse nel febbraio 2020 ai microfoni di Vanity Fair.