Michele Bravi è fidanzato?

Michele Bravi si è raccontato ai microfoni di Anna Ammirati nel podcast realizzato per Il Fatto Quotidiano. Il cantautore, in gara al Festival di Sanremo 2022, racconta di non essere mai stato attivista da ragazzino spiegando, però, che ora le cose sono cambiate. “Adesso sento una piccola missione. Sono un cantautore. Non ho la pretesa di cambiare il mondo attraverso le canzoni, ma ho la possibilità di avere un faro puntato addosso e quindi se di quel momento di faro posso approfittare per mettere un gesto sottile per la sensibilizzazione, non voglio perdere l’occasione per farlo“, spiega Michele Bravi.



Il giovane cantautore, poi, spiega di aver pagato il fatto di aver sempre parlato della propria sessualità. “Sono un cantante che ha sempre dichiaratamente parlato della sua sessualità, della sua libertà di amare e così via. Se questa cosa l’avessi fatta vent’anni fa, io adesso non sarei qua a raccontare la mia musica”, spiega l’artista ricordando come, in passato, altri artisti non hanno avuto la stessa possibilità. Consapevole delle battaglie fatte, Michele Bravi spiega di voler essere, oggi, quell’artista che mette un mattoncino in più a tale battaglia.



Michele Bravi: “Quando ho parlato del mio orientamento sessuale mi ghettizzarono”

Anna Ammirati, dopo aver ascoltato le prime dichiarazioni di Michele Bravi, gli chiede: “Ti definisci più gay o più fluido?“. “Più fluidonel senso che mi è capitato di avere delle relazioni con delle ragazze”, afferma il cantautore. “Io mi sono sempre definito fluido perchè mi è capitato d’innamorarmi di ragazzi, ma anche di provare dei sentimenti per delle ragazze e quindi ho sempre giocato molto con questo concetto di fluidità”, ammette Michele Bravi.



La prima volta che ho parlato del mio orientamento sessuale l’ho fatto in un momento di attenzione mediatica perchè stavo per salire sul palco di Sanremo, avevo una canzone con dei pronomi maschili e quindi era chiaramente dedicata ad un ragazzo e durante la prima intervista che feci lo dichiarai. L’intervistatrice cominciò a scrivere questa notizia, si parlò di coming out, mi ghettizzarono molto e la cosa che mi faceva sorridere perchè ho un pubblico molto trasversale era che i miei coetanei accettavano quella fluidità come un concetto che apparteneva anche a loro invece il pubblico più maturo aveva necessità di dare un nome alla cose“, ha aggiunto. Infine, Michele Bravi ammette di aver pagato la sua fluidità: “Io mi sento giudicato se per strada cammino con un ragazzo […] Nel mio lavoro ho subito delle perdite. Ci sono state situazioni in cui sono stato messo da parte perchè avevo fatto delle dichiarazioni”, spiega. “Ho pagato dei prezzi”, conclude.