Sono ormai trascorsi dieci giorni dalla misteriosa scomparsa di Michele Cilli, il giovane 24enne di Barletta del quale si sono perse le tracce nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio. Del caso si occuperà questa sera la trasmissione Chi l’ha visto?, che tenterà di fare luce sulla sparizione del ragazzo. Secondo una ricostruzione avanzata da Fanpage.it, intorno all’1.30 di notte Michele si sarebbe allontanato da un locale nel centro di Barletta dove si era recato per una festa e sarebbe salito a bordo di un’auto nera facendo perdere le tracce. La vettura sarebbe stata poi vista allontanarsi a grande velocità verso la Fiumara. Si tratterebbe di una Golf nera con targa tedesca appartenente ad un conoscente del 24enne e già noto alle forze dell’ordine.



L’auto in questione sarebbe stata consegnata alla Scientifica per tutti i rilievi del caso e il proprietario sarebbe stato sentito a lungo dagli inquirenti. Stando a quanto riferito da alcuni testimoni, l’uomo sarebbe tornato dopo circa un’ora da quando si sarebbe allontanato ma da solo. Aveva i polsi feriti ed agli agenti avrebbe riferito di essersi recato a Foggia per farsi medicare



Scomparsa Michele Cilli: la preoccupazione della famiglia del 24enne

Attorno a caso relativo alla sparizione del giovane Michele Cilli si sarebbe alzato un muro di omertà tra i presenti quella sera nel locale. Le indagini e le ricerche proseguono ma la famiglia si aspetta purtroppo sempre più il recupero del corpo senza vita del 24enne. A riferirlo è stata la sorella Monica che ad una tv locale ha commentato: “Ormai ci aspettiamo di trovare solo il cadavere”. Intanto il questore di Barletta Roberto Pellicone, come riferisce BarlettaNews24, ha precisato di stare lavorando in silenzio: “La polizia di Stato ha iniziato l’attività investigativa sin dal primo momento coordinata dalla procura della repubblica di Trani con ricerche immediate e mirate che sono state estese e in cui sono state coinvolte tutte le altre forze di polizia, volontari e altri attori”, ha continuato il questore.



La famiglia del ragazzo ha dato incarico al dottor Gianni Spolletti, criminologo investigativo forense, di studiare il caso ed in una nota a firma congiunta con il legale della famiglia, l’avvocato Michele Cocchiarole, si legge che il criminologo “sta già svolgendo una disamina criminologica sulle circostanze della scomparsa, sulle dinamiche che possono averla generata, sul profilo psicologico dello scomparso e dei suoi familiari”. I due professionisti hanno inoltre ribadito la piena fiducia nel lavoro degli inquirenti, dicendosi soddisfatti dell’attività investigativa finora svolta.