A “Storie Italiane” nella mattinata di venerdì 28 gennaio 2022 è stato affrontato il caso legato alla sparizione di Michele Cilli, scomparso nel nulla a Barletta dopo una festa quasi due settimane fa. Il giovane è stato visto salire a bordo di un’autovettura, un’utilitaria di colore scuro, e poi da quel momento si sono perse le sue tracce. Attualmente si sta cercando ovunque, in campagna e nelle zone vicine alla costa, ma sino a questo momento sono state rinvenute soltanto tre taniche contenenti acido in un luogo isolato della località pugliese.



La madre di Michele, Maria, intervenuta in diretta su Rai Uno nella trasmissione condotta da Eleonora Daniele, ha asserito: “Siamo in angoscia perché non sappiamo nulla, non sappiamo dove sia. Da mamma mi auguro che sia ancora vivo e che magari sia tenuto nascosto da qualche parte. Nella sua macchina, rimasta parcheggiata fuori dal locale in cui si trovava, sono stati rinvenuti il giubbotto e le chiavi di casa. Chi sa parli, mi manca come l’aria. Le ha fatto eco il fratello di Michele Cilli: “Tra questo ragazzo che guidava l’automobile e Michele non c’era un rapporto d’amicizia, di conoscenza forse sì. Sappiamo che mio fratello ha ricevuto delle minacce in passato”.



MICHELE CILLI, IL CONSULENTE CRIMINOLOGO: “ERA CONVINTO DI TORNARE ALLA FESTA, OCCORRE APPROFONDIRE OGNI ASPETTO”

Il consulente criminologo della famiglia di Michele Cilli, sempre ai microfoni di “Storie Italiane”, ha evidenziato che, in questo momento, “stiamo cercando di analizzare tutti gli aspetti della situazione, ma tutto deve partire da quella sera, dal locale. Da quel frangente occorrerà approfondire ogni dettaglio, anche quello più insignificante. Del resto, Michele è uscito dal locale ed è andato via con una persona: da lì bisogna cercare di trovare tutti gli elementi validi per comprendere cosa sia successo”.



“Lui era convinto di tornare alla festa, non aveva nessun sentore che gli potesse accadere qualcosa. Questa è una cosa inconcepibile, non vorrei che quella sia stata un’imboscata vera e propria organizzata da chi voleva magari risolvere un problema”.