Ci sarà anche Michele Cucuzza, tra gli ospiti della prima puntata di Avanti un altro! Pure di sera, il game show condotto da Paolo Bonolis in onda oggi, come suggerisce il sottotitolo, eccezionalmente ‘pure di sera’. Catanese di origine, 68 anni, Cucuzza è uno dei volti più noti del giornalismo televisivo italiano. Fino ai primi anni Duemila ha lavorato in Rai occupandosi del caso Tortora, delle vicende legate al Banco Ambrosiano, della morte di Michele Sindona e dell’alluvione in Valtellina (tra gli altri). Dopo una lunga esperienza al Tg2, il conduttore è passato ai programmi di infotainment La vita in diretta e Unomattina, che ha di fatto lanciato prima di migrare su altre reti. “Credo di essere una persona versatile, che sa usare tutti i mezzi di comunicazione”, ha dichiarato Michele in un’intervista del 2020 a L’Opinionista. Il suo tono tradisce un pizzico di fierezza, mentre parla della sua importante carriera tra radio, televisione e infine anche… libreria.



Michele Cucuzza dalla radio alla tv di servizio

Sì, perché nel corso degli anni, Michele Cucuzza ha pubblicato diversi libri dedicati all’approfondimento dell’attualità, l’ultimo dei quali s’intitola Fuori dalle bolle ed è un manifesto contro le fake news che circolano sul web. “Ho cominciato con la radio, ho condotto il telegiornale, sono stato un conduttore televisivo, per primo ho mischiato attualità e intrattenimento”, sintetizza Cucuzza. “Ma ho fatto anche televisione di servizio – prosegue –, ho lavorato ad una televisione regionale, TeleNorba. nel frattempo ho continuato a fare radio conducendo su Rai Radio Uno Caffè Europa, che è un settimanale politico. Ho collaborato con quotidiani quali il Corriere dell’Umbria e Repubblica.sm; di quest’ultimo sono ancora Direttore Responsabile”.



Michele Cucuzza ricorda il suo incontro con Sandro Pertini

Michele Cucuzza ritiene di aver dato un contributo fondamentale a tutti i media in cui si è trovato a lavorare: “Insomma, sono, come ho già detto, una persona versatile, che non crede nei muri ma che, anzi, ritiene di poter andare e tornare un po’ da tutti. Grazie al Cielo la mia creatività non è mai andata perduta”. Inoltre, nel corso del tempo, ha avuto modo di fare diverse esperienze in giro per il mondo: “Sono stato più volte a New York, a Londra per la morte di Lady Diana, in India per la scomparsa di Madre Teresa di Calcutta, nei territori dove è scoppiata la Guerra del Golfo, in tutta l’Europa dell’Est quando i regimi comunisti si sono sciolti come neve al sole”, racconta, “sono stato anche il primo a documentare le elezioni libere a Praga”.

Ma l’emozione più bella rimane quella legata all’incontro con l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che lo obbligò a dargli del tu. All’epoca, Cucuzza lavorava per Radio Popolare: “Avevo 28 anni e portavo barba e capelli lunghi come usava in quei tempi. Ricordo che mi disse: ‘Bella barba, giovanotto, cosa fai con quel registratorino acceso?’”. Da quell’episodio nacque poi lo slogan ‘Radio Popolare, la radio che dà del tu al Presidente’.