Confermando tutte le attese elettorali che avevano – addirittura – portato la premier Giorgia Meloni a disertare l’ultimo comizio prima dell’apertura delle urne, Michele De Pascale è stato eletto presidente dell’Emilia Romagna in un turno elettorale che si è concluso poche ore fa e che per ora (con lo spoglio ancora in corso, ma con un destino scritto e chiaro) affidano un ottimo 64% dei voti all’ex sindaco di Ravenna, con in particolare il PD – che ha espresso il nome di Michele De Pascale – che si è riconfermato primissima forza a livello regionale con un ottimo (ed anche questo ancora variabile) 41% di preferenze da parte dell’elettorato.
Un risultato – accennavamo anche poche righe fa – che non dovrebbe sorprendere particolarmente perché il PD è storicamente forte sul territorio dell’Emilia Romagna, titolare della presidenza per tutti gli anni repubblicani della regione: Michele De Pascale – peraltro – in questo contesto si è cristallizzato come vero e proprio uomo forte del PD, già titolare della poltrona di sindaco di Ravenna dopo un’ottima e lunga esperienza alla guida regionale del partito che l’aveva (quasi) portato verso il Parlamento nazionale.
Michele De Pascale: chi è il neoeletto presidente dell’Emilia Romagna ed ex sindaco di Ravenna
Insomma, anche se lo spoglio elettorale non si è ancora concluso possiamo già confermare la vittoria del governatorato regionale emiliano di Michele De Pascale: tra queste righe, in attesa di sapere quali saranno le prime mosse una volta entrato nel Consiglio di Bologna (e possiamo anticipare che in campagna elettorale ha citato più volte un piano di ripresa dalla sanità e, soprattutto, l’impegno a favore del dissesto idrogeologico alla base dei feroci danni alluvionali degli ultimi mesi), possiamo recuperare brevemente la biografia e la carriera – tutta interna al PD – di De Pascale.
La prima esperienza politica di Michele De Pascale risale – addirittura – a quando aveva solamente 19 anni e riuscì a conquistare un seggio nel consiglio comunale della piccola Cervia: da lì nell’arco di nove anni (e siamo al 2013) è diventato segretario provinciale del Partito Democratico dando una svolta importante alla sua carriera e alla sua corsa verso Roma. Nel 2015 era pronto a candidarsi per approdare ufficialmente in Parlamento, ma l’improvvisa morte dell’amico – e in quel momento candidato sindaco – Enrico Liverani lo portò ad una difficile battaglia che dopo i ballottaggi lo fece diventare sindaco di Ravenna: un’esperienza che si è ripetuta anche nel 2021 e che è stata abbandonata per intraprendere la corsa verso la presidenza che si è conclusa oggi.
“Voglio ringraziare – ha commentato dopo la vittoria Michele De Pascale – gli emilianoromagnoli che hanno mandato un messaggio molto chiaro rispetto alla nostra regione e tutti i dati che arrivano sono molto molto positivi“, pur dicendosi preoccupato dal “dato sull’affluenza” che ora non potrà che diventare “elemento di riflessione” per tutte le forze politiche. “Ci sono tante cose da fare e siamo pronti a farle – promette ancora Michele De Pascale –, ci mettiamo subito al lavoro e fin da subito mi rivolgo alla premier Meloni per ricordare che in questa terra siamo stati profondamente colpiti dall’alluvione e dopo un anno e mezzo di scontri politici spero finisca la speculazione nel segno di una nuova collaborazione istituzionale“.