Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, Paola Caruso torna a parlare della difficile situazione del figlio Michele, costretto a camminare con un tutore dopo la lesione del nervo sciatico causata da un medicinale iniettatogli. Dopo sei mesi, il bambino si è sottoposto ad una visita determinante che purtroppo non ha avuto buon esito.



“Purtroppo Michele non è migliorato. – ha esordito Paola Caruso su Canale 5 – Il danno che gli hanno fatto è permanente. Non c’è stato un minimo miglioramento da quel momento. Il medicinale è stato talmente tossico che il nervo non ha avuto la forza di crescere e ritrovare le sue normali funzioni.” Paola Caruso, devastata, ha poi aggiunto in lacrime: “Io non ci credo, stanotte non ho dormito, è tutto il giorno che piango perché in un secondo è cambiato tutto. Non sono riuscita a metabolizzare questa notizia. Questo nervo che gli è stato lesionato è l’unico che non ricresce facilmente. La situazione è questa, il tutore sarà il suo compagno di vita. Purtroppo durante la vita dovrà sottoporsi a vari interventi per crescere equilibrato, sano.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



COME STA MICHELE, IL FIGLIO DI PAOLA CARUSO? E’ TORNATO A CAMMINARE E…

Chi è Michele e come sta il figlio di Paola Caruso? Nella puntata di “Verissimo” che ci accingiamo a vedere questo pomeriggio, l’ultima del 2023 prima della breve pausa legata alle festività natalizie e di fine anno, nel salotto di Silvia Toffanin sarà nuovamente protagonista la showgirl e opinionista classe 1985, volto noto del pubblico delle reti Mediaset: e il ritorno della diretta interessata negli studi del talk show di Canale 5 sarà pure l’occasione per la diretta interessata di raccontare come sta il bambino avuto dalla tormentata relazione col suo ex compagno Francesco Caserta (che ha riconosciuto il piccolo solo dopo diverso tempo) e sui problemi di salute avuti a causa di un tragico errore medico.



Ma andiamo con ordine: come è noto, Paola Caruso nel corso degli anni ha avuto diverse relazioni sentimentali ma molto chiacchierata è stata quella con l’imprenditore Fabio Caserta, indicato dalla donna come padre biologico del suo primogenito Michele, dato alla luce nel marzo 2019; l’uomo, come si ricorda, era stato accusato dalla Caruso di averla abbandonata prima del parto e di essersi sottratto ai suoi doveri di papà. Ad ogni modo, l’ex partecipante a Miss Italia ha cresciuto il piccolo Miche da sola ma, nel dicembre del 2022, aveva reso pubblico per la prima volta il suo dramma attraverso un post apparso sul proprio profilo Instagram: in vacanza in Egitto, a Sharm el-Sheikh, col figlio, erano stati costretti a rientrare in Italia d’urgenza dopo che un medico aveva eseguito una strana iniezione al figlio febbricitante. “Dopo una mezz’oretta dalla puntura, volevo misurargli la febbre, allora ho chiamato Michele, e lui, alzandosi dal letto, è caduto. Aveva proprio la gambina che penzolava” aveva rivelato in lacrime la Caruso proprio in una vecchia puntata di “Verissimo”.

MICHELE, L’INIEZIONE E LA LESIONE DEL NERVO SCIATICO: “MI SENTO IN COLPA”

Da lì è cominciato un calvario per il bambino, tra operazione e speranze che possa tornare a camminare: al ritorno nel nostro Paese, infatti, i medici le avevano spiegato che “che con la puntura è stato lesionato il nervo sciatico”, tanto che Michele era potuto tornare a camminare solamente con l’aiuto di un tutore, una cosa che la mamma del bambino non si era mai perdonata da allora anche perché il danno provocatogli da quella iniezione, in cui era contenuta una sostanza tossica da evitare per i bambini, pare sia purtroppo permanente. “Mi sento impazzire. Non riesco a perdonarmelo. Mio figlio sta pagando per una decisione che ho preso io” aveva detto ancora alla Toffanin la showgirl, annunciando tuttavia che avrebbe fatto sottoporre Michele a un intervento nella speranza che potesse aiutarlo nel lungo percorso di riabilitazione che attendeva il bambino.

Tornata a “Verissimo” poi lo scorso settembre, Paola Caruso aveva aggiornato i telespettatori e la padrona di casa sull’esito dell’intervento eseguito da un’équipe di medici italiani, operazione resasi a suo dire necessaria perché altrimenti Michele sarebbe condannato a ricorrere a vita a un tutore. “Sono state sei ore di operazione in anestesia totale, poi Michele è stato poi ingessato per 45 giorni: mi hanno detto che solo i bambini riescono a sopportare un intervento del genere perché hanno una forza che non abbiamo più” aveva rivelato la Caruso, aggiungendo che tutto era andato bene ma che nella successiva visita i medici non avevano rilevato i miglioramenti sperati. “Ora vorrei solo vedere mio figlio tornare a correre” aveva detto, ammettendo di sentirsi “impotente davanti alla sofferenza di mio figlio, da questa estate ha iniziato a dirmi ‘Mamma, non ce la faccio più, voglio che torni tutto come prima’…”. E poi, lo scorso giugno, un video apparso nelle Stories di Instagram in cui la donna mostrava Michele mentre camminava, e colmo di gioia: “Mamma, sto volando!”. Che si avvicini il lieto fine per questa dolorosa vicenda?