Il senatore Mario Michele Giarrusso e il deputato Nicola Acunzo sono stati espulsi dal Movimento 5 Stelle, come è stato ufficialmente comunicato loro nelle scorse ore. I rapporti con il primo potevano in verità dirsi già irreparabilmente rovinati dall’inizio da diversi mesi, ma la motivazione alla base del suo allontanamento dal partito pentastellato sono da ricercare nella mancata restituzione della parte degli stipendi promessa e per la motivazione addotta, ovvero la necessità di pagare, con quei soldi, le spese legali derivanti da alcune cause attualmente in essere. Per quanto concerne invece la situazione di Acunzo, ciò che gli viene contestato non è così lontano dalle accuse mosse dai Cinque Stelle nei confronti di Giarrusso: nei mesi scorsi il deputato, intervistato da Adnkronos, dichiarò di aver “sospeso le restituzioni affinché avvenga un chiarimento sul cambio di modalità dei versamenti. Mi devono ammazzare se non mantengo l’impegno con i cittadini e con il M5s, ma la modalità deve essere quella del 2018″. Evidentemente, i rimborsi non sono mai avvenuti dopo quelle frasi e così la decisione dei vertici grillini è stata quella di espellerlo dal Movimento.