Va in onda oggi, martedì 28 novembre 2023, il servizio de Le Iene sui fuori onda di Michele Guardì. L’audio anticipato da una clip social aveva aperto ufficialmente il caso in questi giorni. Si sente infatti il regista Rai, padre de I fatti vostri, urlare insulti contro il conduttore Giancarlo Magalli e altre persone inquadrate durante la trasmissione che stava curando. Questi audio su cui Filippo Roma ha costruito il servizio dal titolo “Patriarcato, misoginia e omofobia in Tv?” non sarebbero, però, inediti, come hanno fatto notare in molti, a partire da TvBlog che ha sentito Michele Guardì.



«Cose vecchie, non ha rilievo per me. Sono assolutamente tranquillo». Infatti, parte di quei fuorionda sarebbero stati già trasmessi ben 11 anni fa da Antonello Piroso su La7. «Tanto tempo fa dissero che Guardì grida in regia. Era una serata speciale con dei problemi tecnici, ero un pochino nervoso e in qualcosa ho esagerato. Tutti i destinatari delle mie parole non se la sono presa, ci ho parlato… sono cose vecchie», ha ribadito il celebre regista Rai.



MICHELE GUARDÌ, COSA HA DETTO NEI FUORIONDA E LA REPLICA

Nella clip anticipata da Le Iene in vista della puntata di oggi si sente chiaramente Michele Guardì urlare contro Giancarlo Magalli, chiamato ad esempio «cane malato». Ma c’è anche un passaggio in cui il regista de I fatti vostri si riferisce ad una donna: «Che ca* mastica la pu….» e «Due, mi è passata la tro*a dietro per caso?». Ne ha anche per un’altra persona: «Ma levalo sto fro*io di mer*a». Il servizio raccoglie una raffica di insulti e turpiloqui del regista Rai, che parla di una vicenda «pretestuosa». A TvBlog ha spiegato anche cosa ha detto all’inviato Filippo Roma che peraltro lo ha raggiunto per un commento: «Lei quando tornerà a casa stasera, dirà: ho stalkerizzato Guardì». Il regista ha assicurato di non temere alcuna reazione da parte della Rai.



«Che deve succedere? Per carità. Mi lascia del tutto indifferente. La Rai non c’entra niente con questo. Se vogliono disturbare il mio rapporto con la Rai, hanno sbagliato obiettivo!». Michele Guardì, oltre a smentire di essere omofobo e sessista («È una sciocchezza»), ha spiegato il vero motivo, a detta suo, della mossa de Le Iene: «Ogni tanto cercano di alzare il tiro cercando personaggi che possono fargli fare ascolto. Io sono tra questi e ne pago il conto. Ma non mi preoccupo. A Roma ho detto: “Invece di inseguirmi per strada, datemi un passaggio e ne parliamo in macchina”. Sono salito sulla loro auto e ho parlato per un quarto d’ora. Cercano di attaccarmi, ma non c’è nulla da dire».

VIDEO ANTICIPAZIONE LE IENE SU FUORIONDA GUARDÌ