Michele Placido è intervenuto ai microfoni di “Domenica In”, trasmissione di Rai Uno condotta da Mara Venier e andata in onda nel pomeriggio di domenica 30 ottobre 2022. L’attore ha asserito che inizialmente non credeva di fare cinema: “Pensavo di fare solo teatro, poi è stata Monica Vitti a farmi approdare sul grande schermo. Stavo recitando in un tendone a Roma ‘Il Barone Rampante’ di Italo Calvino, con la regia di Armando Pugliese. A fine spettacolo, Monica chiese di conoscermi. Era insieme a Dacia Maraini. Appena mi vide, mi chiese: ‘Michelì, ti andrebbe di fare un film con me (‘Teresa la ladrona’, ndr)? Tu sarai un grande attore di cinema. Dopodomani ti aspetto a Cinecittà per un provino!'”.
Dopodiché, ha svelato Michele Placido, Damiano Damiani “propose il mio nome alla Rai per fare il commissario di Polizia che va in Sicilia. Tuttavia, mi vedevano troppo ragazzino, troppo giovane e c’erano altri due attori in lizza per quel ruolo: Giuliano Gemma e Franco Nero. Mi consigliò quindi di fare 10 giorni di esercizi vocali, in quanto per fare il poliziotto serviva un altro timbro. Fui preso: era il ruolo del commissario Cattani per ‘La piovra’”.
MICHELE PLACIDO: “SOGNO DI APRIRE UNO STUDIO ‘ARTE E CUCINA'”
Oltre alla recitazione, Michele Placido ha confessato la sua passione per la cucina: “Mia nonna aveva il ristorante. I miei piatti preferiti sono il baccalà con le patate, l’agnello al forno e soprattutto le orecchiette con le cime di rapa. Quando andrò in pensione, sogno di aprire uno studio ‘Arte e cucina’, in cui insegnare a recitare e a cucinare, in quanto le due cose, anche se non sembra, vanno di pari passo”.
Infine, parlando dei suoi figli, Michele Placido ha evidenziato il forte senso della famiglia che lo pervade, per poi fare un bilancio della sua vita, della sua professione: “A volte dico che mi è stato dato troppo. Io ho avuto molto di più dell’Oscar: partendo da un paesino, ma chi si sarebbe immaginato tutta questa roba?”.