Nella puntata di “20 anni che siamo italiani” che passerà alla “storia” per il bacio omosessuale di Achille Lauro anche Michele Placido si è preso la scena con un monologo sugli anziani che ha emozionato il pubblico ma anche i conduttori. Vanessa Incontrada stessa, al termine del monologo, ha dichiarato: “Sono molto coinvolta perché mia nonna è stata il perno della mia vita”, ha detto. Ma anche sui social Michele Placido è stato molto apprezzato. Basta fare un rapido giro su Twitter per rendersene conto: “Da brividi #MentreAVitaSeNeVa cantata da @_GigiDAlessio_ per la prima volta live e recitata da #MichelePlacido!”, commenta un’utente del sito di microblogging. E ancora: “Michele Placido eccezionale #20annichesiamoitaliani”. Insomma, per l’attore un vero e proprio tripudio: in studio ma anche sui social! (agg. di Dario D’Angelo)



Michele Placido, il monologo che commuove

Michele Placido strepitoso a 20 Anni che Siamo Italiani con un monologo sugli anziani. “Gli anziani siamo noi, ora o tra poco. Se non impariamo a trattarli bene bisogna fare attenzione, perché verremo trattati così anche noi. […] Li troviamo sempre in un angolo di casa, a volte seduti, con gli indumenti consumati. Durante le feste non si vede nessuno, i loro spiccioli sono nel portafoglio perché i soldi veri, quelli di carta, sono stati usati per crescere i figli. Le rughe sono sfregi che ti avvisano e ti dicono è finita. Le loro lacrime il sipario per l’ultima scena”. Gigi D’Alessio canta La Vita se ne Va, Placido gli chiede il permesso di recitarla. Il conduttore, ovviamente, è felicissimo e approva: “Un Maestro che recita la mia poesia, per me è un grandissimo onore”. L’Incontrada è ancora visibilmente emozionata per la performance di Placido “Sono molto coinvolta perché mia nonna è stata il perno della mia vita”. (Agg.Jacopo D’Antuono)



Michele Placido ospite a 20 Anni che siamo Italiani

Michele Placido ospite della seconda puntata di “20 anni che siamo italiani“, lo show condotto da Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio in prima serata su Raiuno. Non è ancora dato sapere cosa fare il regista ed attore teatrale che da lunedì 9 dicembre sarà in scena con “Lionardo”, una  pièce teatrale inedita e originale che debutta presso il Teatro Comunale di Modena. Si tratta di un’opera assolutamente inedita scritta a quattro mani da Placido con Centodieci in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci. La piece teatrale, infatti, racconta l’incontro tra  Leonardo da Vinci e Giovanni Francesco Melzi, assistenze e allievo prediletto del geniale artista toscano. Un’occasione speciale per raccontare la carriera di uno dei geni più importanti della storia del nostro Paese.



Michele Placido: “un Maestro senza una bottega non si sarebbe potuto chiamare Maestro”

Michele Placido ha raccontato cosa l’ha spinto a portare in scena un’opera dedicata al grande artista; una piece che l’ha spinto a fare un’importante riflessione su come la bottega sia stata importantissima per la crescita di un’artista. “L’arricchimento che un tempo avveniva nelle botteghe – ha dichiarato Michele Placido – forse oggi non può più esserci. Nelle botteghe ci si formava attraverso il dare e l’avere tra maestranze e allievi, come tra figli e padre”. A Modenatoday.it, il regista ha dichiarato: “la ricchezza del sapere si formava lì, perché un Maestro senza una bottega non si sarebbe potuto chiamare Maestro. La fortuna quindi consisteva nell’essere parte di una bottega e nello scegliere un buon maestro, un “modello” che fosse un punto di riferimento nell’insegnamento e che tramandasse il suo sapere, com’è successo a Francesco Melzi a cui Leonardo lasciò la sua eredità”.

Michele Placido: “mia moglie ha 37 anni meno di me”

Oltre alla vita professionale, Michele Placido nella vita privata è felicemente sposato con Federica Vincenti, nome d’arte Luna. Un rapporto importante che dura da diciotto lunghi anni e che ha visto la coppia sposarsi e avere un figlio di nome Gabriele. Al corriere l’attore parlando del rapporto con la moglie ha raccontato: “è una donna che ha 36 anni, quindi 37 meno di me. Eppure ha un pragmatismo e una capacità di gestire le situazioni che ogni volta mi lasciano stordito, pieno di ammirazione”. L’attore e regista, parlando della moglie, ha detto: “è Federica che porta avanti la nostra casa di produzione, è lei che tiene i contatti con il ministero e con gli attori, anche con i più difficili. Un esempio: quando Alessio Boni viene qui, cerca lei, mica me. E coì Haber e molti altri”. Non nasconde però che all’inizio aveva alcune titubanze: “quando si presentò questa ragazza tosta del sud della Puglia, io ero perplesso: avevo affrontato separazioni molto dolorose, mi ero in qualche modo rinchiuso in un guscio. E lei, dolcemente, mi ha tirato fuori. Con una maturità che faccio fatica a spiegare. Ecco perché quando il gossip ci attribuisce delle liti inesistenti io mi arrabbio, sì, ma mi viene anche da ridere: se solo conoscessero Federica”.