Michele Santoro contro tutti. Il celebre giornalista ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Stampa e ha esordito parlando della lista dei “filo-putiniani” rilasciata dal Corriere della Sera. L’ex volto di Samarcanda ha chiamato in causa il premier Draghi, la democrazia in Italia non è in buona salute: “Cosa penso della lista? E’ un abuso di potere […] Il premier ha il dovere di dirci la verità”.



Michele Santoro ha poi parlato della sua assenza dalla televisione, nonostante le “migliaia” di richieste via social: “Ho lottato tanto contro le censure di Berlusconi e mi trovo a subire la censura di chi fatto controlla la Rai da anni, il Pd. Non ha più sezioni sul territorio, le ha in Rai”.

MICHELE SANTORO: “TG SCHIERATI CON KIEV”

Nel corso del dialogo con La Stampa, Michele Santoro non ha lesinato critiche ai telegiornali, rei di vedere le cose unicamente come le vede il governo ucraino. Contrario all’invio di armi a Kiev, il giornalista ha spiegato che “ci sono già gli americani a farlo, sono otto anni che armano gli ucraini”. Michele Santoro ha minimizzato le ultime dichiarazioni di Medvedev – marchiate come “parole di guerra” – e ha ammesso che non scenderebbe in piazza contro Putin: “Sarei allineato col 99% dei telegiornali, il 97% delle forze politiche e il 90% della informazione e della stampa. Sarebbero come le manifestazioni delle camicie nere a favore dell’intervento in Africa di Mussolini”. Il conduttore è poi tornato sullo storico rivale, Silvio Berlusconi: “Berlusconi è uno che la guerra la aborre quanto me, ne sono convinto. Credo che se avesse potuto fare qualcosa di persona lo avrebbe fatto, magari avrà pure provato a telefonare a Putin. Mi piacerebbe chiederglielo, ma ormai ha tanti di quei filtri…”.



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