Michele Zarrillo ripropone, nel salotto di Domenica in, il suo brano sanremese, “Nell’estasi o nel fango”. Ad accoglierlo, gli applausi del pubblico presente, pronto ad acclamarlo per la sua straordinaria carriera. Zarrillo, infatti, vanta numerosissime partecipazioni al Festival della Canzone Italiana e negli anni ha ottenuto alcuni fra i riconoscimenti più importanti per un cantante: “non succede a tutti”, dice infatti lui nella breve intervista concessa a Mara Venier. “Devo dire anche che io a Sanremo aspetto sempre che passi qualche settimana – precisa l’artista riferendosi alla sua ospitata – ed eccomi qui. Il Festival – ricorda inoltre Zarrillo – è stato difficile perché la canzone è più articolata, a Sanremo bisogna cantare dal vivo per tre e quattro volte, essere in forma, senza potersi scaldare, quando fai i concerti hai il tempo di scaldarti, a Sanremo no”. E sull’emergenza da coronavirus che sembra attanagliare l’Italia, dice: “sono sicuro andrà tutto bene, incrociamo le dita”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



MICHELE ZARRILLO: “I MIEI FIGLI GIOCAVANO IN SALONE E…”

Michele Zarrillo sarà tra i grandi ospiti di Domenica In, show condotto da Mara Venier ed in programma oggi pomeriggio su Rai 1. Il cantante capitolino si racconterà a tutto tondo tra carriera e vita privata, reduce dall’esperienza al Festival di Sanremo 2020 con la sua “Nell’estasi o nel fango”. Per lui si è trattato della tredicesima apparizione sul palco del teatro Ariston, dove spesso ha lanciato brani che ancora oggi continuano a risuonare nelle radio e nelle case degli italiani. Zarrillo in carriera ha venduto oltre 2 milioni di dischi ed ora si appresta a vivere un nuovo tour in giro per lo Stivale per presentare il nuovo album. Ma com’è nata “Nell’estasi o nel fango”? Ecco le parole dello stesso Zarrillo ai microfoni di Tv Sorrisi e Canzoni: «I miei figli giocavano in salone: mi sono seduto al pianoforte ed è uscita di getto. È una riflessione personale sul malessere dell’uomo che ha voglia di ritrovare se stesso, che cerca un po’ di pace nei confronti di una vita che ci vuole sempre a mille, ma con una velocità che è spesso sterile e ci porta a isolarci. Musicalmente, ci vuole una bella tecnica vocale: da un punto di vista canoro questo per me è il Festival più difficile». Un brano molto bello che è nato nel giro di qualche ora, nell’arco di un pomeriggio…



MICHELE ZARRILLO A DOMENICA IN

Michele Zarrillo al Festival di Sanremo 2020 si è messo in gioco: “Nell’estasi o nel fango” è un brano totalmente diverso rispetto ai lavori precedenti, pensiamo a “Una rosa blu” oppure a “Cinque giorni”, ma è riuscito comunque a lasciare il segno. Questa è una canzone dinamica, anche se lo stesso artista ha tenuto a sottolineare che questi suoni hanno sempre fatto parte della sua storia. Nella lunga intervista in programma a Domenica In, Zarrillo si racconterà a tutto tondo e magari parlerà anche della società attuale, come recentemente capitato ai microfoni di Soundsblog: «Siamo tutti storditi da questa visione della vita un po’ così. Si tende a fotografare tutto quello che di bello la natura ci dà, ma poi tendiamo a distruggerla con le nostre macchine e la nostra plastica. E’ tutto un po’ paradossale. C’è un momento di stordimento della nostra vita. Mi auguro che vengano fuori tante di queste ragazzine, come Greta, che facciano capire ai grandi potenti di lottare affinché si faccia qualcosa di buono. Il rischio è grosso».

Leggi anche

Michele Zarrillo: infarto, la morte del fratello e gli attacchi di panico/ "Mi porto dietro una paura..."