Cosa è successo a Michelle Baldassarre, trovata il 9 febbraio scorso nelle campagne di Santeramo in Colle, poco lontano da Bari? La donna, la mattina della scomparsa, esce da casa con la sua bicicletta, passando prima da un fornaio e poi recandosi in banca, a circa 1 km da casa, per prelevare 3000 euro. Da lì la donna entra in un tabaccaio, cercando di mettere quei soldi sulle carte prepagate delle figlie. Lì fuori, Michelle incontra un uomo, che a Quarto Grado racconta: “Ha parcheggiato la bici all’angolo del tabacchino, a ridosso del fruttivendolo. Siccome dava fastidio, ho spostato la bici e l’ho fatta cadere per errore. Lei appena è uscita mi ha ringraziato e mi ha detto di conoscermi. Poi ha preso la bici e se ne è andata”.



Il testimone, Nicola, prosegue: “Aveva queste borse. La bici era un po’ pesantuccia quando l’ho tirata su”. Cosa c’erano in quelle borse? Possibile che ci fosse un contenitore riempito di benzina, magari per darsi poi fuoco da sola? Michelle, comunque, non ha acquistato né alcol né benzina, almeno nel paese. L’ho vista tanto giù di morale, si vedeva che non stava bene dall’espressione, dal viso”.



Michelle Baldassarre, la Procura indaga sul suicidio

Pochi giorni prima di morire, Michelle Baldassarre ha scelto di interrompere il sussidio per le donne vittime di violenza. A raccontarlo, a Quarto Grado, è proprio un addetta del centro anti-violenza. Tanti ancora gli interrogativi sulla morte della donna: è stata uccisa o si è uccisa? Perché ha inviato alla figlia la posizione del luogo dove è stato poi ritrovato il corpo? E dove sono finiti i 3000 euro che aveva ritirato in banca poco prima? La Procura ipotizza un suicidio anomalo ma ancora troppe sono le domande.

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