Inquirenti a caccia di elementi nei tabulati telefonici ora al vaglio per chiarire i contorni del rapporto tra la 16enne Michelle Causo e il suo presunto assassino, il 17enne originario dello Sri Lanka in carcere perché accusato di averla uccisa a coltellate e di essersi disfatto del corpo abbandonandolo, in un carrello della spesa, accanto a un cassonetto in zona Primavalle a Roma. Secondo quanto riportato da Adnkronos, il cellulare della vittima sarebbe stato trovato sporco di sangue e questo, almeno in prima battuta, porterebbe a ipotizzare un estremo tentativo di chiedere aiuto. La minorenne avrebbe cercato di difendersi prima di soccombere sotto i fendenti che l’avrebbero raggiunta al collo, alla schiena e all’addome provocandone il decesso.
L’analisi delle chat (sarebbero “tantissime”, secondo l’agenzia di stampa, quelle rinvenute nei dispositivi sequestrati dagli investigatori) permetterà di aggiungere tasselli preziosi per la ricostruzione delle fasi precedenti e successive al delitto, senza escludere che potrebbero persino aiutare a delineare un movente – finora ignoto – nella geometria di un crimine efferato e ancora denso di punti interrogativi.
Omicidio Michelle Causo a Primavalle, analisi dei tabulati telefonici a caccia di nuovi elementi
Gli accertamenti tecnici sui telefoni di vittima e presunto killer potrebbero di determinare quale fosse la natura del rapporto tra Michelle Causo e il 17enne indagato per l’omicidio e attualmente in carcere. Chi conosceva la 16enne, genitori in testa, sostiene che la ragazza non avesse alcun legame sentimentale con il giovane accusato di averla uccisa brutalmente nella sua abitazione di Primavalle il 28 giugno scorso. Ma il padre non esclude che il minorenne nutrisse un interesse nei suoi confronti e, pochi giorni fa, tra le maglie dell’inchiesta avrebbe preso consistenza l’ombra di un presunto ricatto sessuale ai danni della vittima. Scenario, anche quest’ultimo, al momento inserito nell’alveo delle ipotesi e tuttora al vaglio degli inquirenti.
Nessuna pista sarebbe stata ufficialmente scartata, mentre si scava tra le chat, “tantissime” stando alle indiscrezioni delle ultime ore, che sarebbero intercorse tra i due giovani prima dell’atroce delitto. Il cellulare di Michelle Causo sarebbe sporco di sangue e questo proverebbe che la ragazza, in un estremo tentativo di difesa, potrebbe averlo afferrato per cercare di chiedere aiuto. Le analisi sui dispositivi sarebbero state avviate venerdì scorso e si attendono i risultati.