Le indagini sull’omicidio di Michelle Causo, la 16enne trovata senza vita in un carrello della spesa vicino a un cassonetto a Primavalle, Roma, procedono a ritmo serrato per ricostruire le ultime ore della minorenne e le azioni del presunto autore del delitto, un coetaneo arrestato poche ore dopo la scoperta del cadavere e già sottoposto a interrogatorio. Il ragazzo, originario dello Sri Lanka, avrebbe raccontato di una lite con la vittima per un presunto debito di 30 euro. Soldi che, secondo la versione dell’indagato, Michelle Causo gli avrebbe dovuto restituire.
Stando a quanto riporta TgCom24, questa ricostruzione non convincerebbe del tutto gli inquirenti e l’ombra di un movente simile apparirebbe difficile da sostenere davanti a un delitto così efferato. Michelle Causo, riporta Ansa, sarebbe stata assassinata a coltellate e l’arma sarebbe un coltello da cucina attualmente al vaglio di chi indaga. La 16enne, secondo quanto finora emerso, sarebbe stata raggiunta da almeno sei fendenti e dopo il delitto il corpo sarebbe stato trasportato all’esterno dell’abitazione del giovane e posizionato nella sede del ritrovamento.
Omicidio Michelle Causo, il racconto di una testimone: “Ho visto il carrello della spesa con un telo macchiato e…”
Nelle ore successive alla scoperta dell’orrore, sul delitto di Michelle Causo emergono particolari agghiaccianti. Uno tra questi è contenuto nel racconto di una testimone che, poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, avrebbe notato la presenza del carrello della spesa vicino al cassonetto con all’interno qualcosa di vistoso ma non definito. Avvicinatasi per tentare di capire di cosa si trattasse, la donna sarebbe stata fermata dalla polizia giunta sul posto non prima di poter intravedere alcune macchie “rosate” sul telo colorato che avrebbe avvolto il cadavere.
Un’altra donna, ai microfoni di Ore 14, ha raccontato di aver visto davanti alla soglia della porta il ragazzo “molto agitato”, con un grande sacco nero da cui fuoriuscivano dei vestiti, verosimilente prima che il corpo venisse posizionato nel carrello della spesa. “Aspettava qualcuno, stava fermo sotto casa“, ha dichiarato la testimone, sottolineando di aver sentito in precedenza delle “grida maschili e femminili, due ragazzi“. Qualcuno, riporta Agi, avrebbe detto agli inquirenti di aver visto successivamente il giovane trascinare il carrello della spesa da cui cadevano gocce di sangue, nel tentativo di sbarazzarsi del corpo abbandonandolo tra i rifiuti del quartiere.