Lo scorso dicembre Michelle Hunziker ha aperto il suo canale fitness di YouTube Iron Ciapet, ovvero “chiappe d’acciaio”. “Se non ti prendi troppo sul serio, hai vinto”, ha detto la showgirl svizzera, che è diventata famosa grazie al suo lato b. Il 16 e il 17 luglio Michelle sarà a Cervia per l’Iron Boot Camp, l’evento live con deejay e personal trainer. Il ricavato andrà interamente all’associazione Doppia Difesa, che durante questo anno di pandemia hanno avuto il 60% di richiesta in più: “Sono molto contenta di questo progetto: lo sport è davvero una delle chiavi per trovare la serenità, il tempo per sé, per avere anca visione aperta sul futuro”, ha detto la Hunziker a Chi. Da anni la conduttrice lotta per l’emancipazione femminile, soprattutto nella quotidianità: “La violenza tocca tutte perché ha tantissime forme”.



Michelle Hunziker: l’infanzia e i primi anni a Milano

Nel corso della lunga chiacchierata con Chi, Michelle Hunziker ha ricordato anche la sua infanzia, segnata da numerosi trasferimenti e cambi di scuola: “Sono stata fortuna ad avere un’educazione di un certo tipo e a essere abbastanza “sfamata”. Sono cresciuta in un ambiente umile in Svizzera, i miei non mi hanno mai fatto mancare nulla, ma ero una ragazzina sveglia e già abituata al dolore. Mio papà aveva un problema con l’alcol, beveva e diventava aggressivo”. Michelle è arrivata a Milano a soli 17 anni è ha subito ricatti sessuali di ogni sorta in cambio di ingaggi. Spesso Michelle Hunziker è stata accusata di ridere troppo: “Ho sempre riso molto, ma spesso ho riso per timidezza, per senso di inadeguatezza. Perché la risata arriva dalla stessa ghiandola del pianto. Il sorriso non è sinonimo di superficialità. Io ho un gran sorriso perché conosco bene la lacrima”, ha spiegato a Chi.

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