Michelle Hunziker, dagli esordi a Zelig alla “tragedia personale”
Tra i tanti volti televisivi che vantano seguito ed empatia da parte del pubblico, Michelle Hunziker forse vince a mani basse. Il suo impatto sul piccolo schermo è frutto di una gavetta di anni condita da talento, entusiasmo e versatilità. Come nella vita di chiunque, anche le esperienze negative hanno un impatto sulla crescita personale e professionale. Di uno dei suoi momenti più bui, ha parlato proprio la conduttrice intervistata da Gianluca Gazzoli nel podcast “Passa al BSMT”.
Michelle Hunziker è partita dal contestualizzare quel periodo drammatico dove, suo malgrado, si è ritrovata nel bel mezzo di una setta vivendo quella che lei stessa ha definito “una tragedia”. “Ho studiato tantissimo e continuo a studiare; forse l’unico talento che mi riconosco è che davvero empatizzo con le persone e mi piace intrattenere. Ho la missione da sempre di fare gruppo, di far ridere. Una qualità che mi è tornata utile a Zelig… Lì sono stata accolta subito bene, è stata la mia terapia del sorriso. Mentre facevo quel percorso ero intrappolata in una setta e stavo vivendo a livello personale una tragedia”.
Michelle Hunziker e i messaggi di conforto dopo la terribile esperienza nella setta
Nel podcast di Gianluca Gazzoli prosegue il toccante racconto di Michelle Hunziker – riportato da Leggo – in riferimento alla tragica esperienza nella setta. “Quando più ho fatto ridere era il momento in cui la sera andavo a casa e piangevo; non finirò mai di ringraziare quel momento. C’erano 25 pirla che mi facevano ridere come una matta e io staccavo il cervello. Il lavoro è sempre stato salvifico in tutte le fasi della mia vita”. La conduttrice ha dunque spiegato come grazie alla sua professione sia riuscita ad emergere da quell’abisso che rischiava di compromettere la sua serenità.
Michelle Hunziker è riuscita ad emergere da quel periodo buio dovuto ad una setta ma ancora oggi sembra vivido il dolore e la paura per quei momenti. “Eravamo io e Aurora Ramazzotti, sa sole e io avevo paura di morire”, la conduttrice ha poi spiegato – come riporta il portale – di aver vissuto per tre anni continui attacchi di panico e una costante insonnia dovuta ovviamente alle circostanze preoccupanti. Quando tutto si è risolto per il meglio: “Mi hanno chiamato tutti, Eros Ramazzotti è stato il primo, poi mia mamma e anche Pier Silvio Berlusconi, erano tutti felicissimi”.