Il film La Campionessa, in onda nella serata di oggi su Canale 5, racconta pertanto una storia vera, quella di Michelle Payne, divenuta la quarta donna ad aver corso alla Melbourne Cup e soprattutto la prima ad aver trionfato in ben 154 edizioni. In quella circostanza, riportano alcune fonti, la donna dichiarò che il suo era uno sport incredibilmente maschilista, affermando inoltre quanto segue: “So per certo che diversi proprietari sarebbero stati contenti di vedermi fuori dalla gara. Voglio gridarlo al mondo: le donne possono fare tutto e possono vincere tutto”.
Una rivendicazione giusta e condivisibile, che assume anche il sapore dello sfogo umano, visto che l’esistenza l’ha messa a durissima prova con la scomparsa di sua madre, morta in un incidente stradale quando la giovane Michelle aveva solamente 16 anni. È stata lei, da quel momento, a prendersi cura del fratello, affetto da sindrome di Down, e a credere in se stessa con grinta e forza di volontà, arrivando a scrivere una stupenda pagina di storia. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Michelle Payne: abbandonò la scuola a 15 anni
Quella di Michelle Payne è una storia che ha dell’incredibile. Quella raccontata nel film “La Campionessa” è la storia della più giovane dei dieci figli del noto allenatore di cavalli Paddy Payne. Sin da giovanissima, la nostra protagonista maturerà una sfrenata passione per le corse. In particolare, la giovane Michelle matura un grandissimo sogno che continuerà a coltivare nel corso della sua vita: quello di diventare la prima donna a gareggiare nella più prestigiosa corsa di cavalli dell’Australia, ovvero la Melbourne Cup. Per seguire questo sogno, abbandonerà la scuola a soli 15 anni, tutto con l’obiettivo di diventare una fantina e, pian piano, una vera campionessa. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Chi è Michelle Payne: dai pregiudizi alla vittoria
Michelle Payne è la protagonista de La campionessa, film biografico diretto da Rachel Griffiths che vede al centro del racconto proprio i suoi successi sportivi come fantino. Nel 2015, la Payne ha vinto la prestigiosissima Melbourne Cup, la corsa di cavalli purosangue più famosa dell’Australia. È stata la prima donna a vincerla nella storia, motivo per cui alcuni sceneggiatori hanno deciso di ispirarsi a lei per trarre un film incentrato sul mondo dell’equitazione.
Ma la vicenda di Michelle è avvincente anche sul piano personale: la campionessa è la più giovane di 11 fratelli e ha perso la mamma quando era ancora in fasce. È stato suo padre, allenatore di cavalli, a prendersi cura di tutta la famiglia nel momento in cui la moglie è venuta a mancare. Tra l’altro, l’uomo ha anche trasmesso a tutti i suoi figli una grande passione per questi animali, tanto da fare della più giovane – la stessa Michelle – una vera e propria star dell’equitazione e dello sport australiano in generale.
Michelle Payne: nonostante due incidenti gravissimi entra nella storia
Michelle Payne è cresciuta alimentando il sogno di poter vincere un giorno la Melbourne Cup. E alla fine ce l’ha fatta, rendendo giustizia a quella bambina di 7 anni con un unico tarlo in testa: diventare un fantino di successo. Se Michelle ci è riuscita, però, lo deve anche alla sua famiglia, in particolare a suo fratello Steve al quale è molto legata. Steve è affetto da sindrome di Down: la vittoria della sorella è stata una vittoria anche per lui, che le è sempre stato accanto in tutto il percorso.
Prima di arrivare ai successi, però, Michelle Payne ha dovuto fare i conti anche con due incidenti gravissimi in cui si è rotta vertebre e cranio. Per non parlare dei pregiudizi, cosa di gran lunga peggiore, dal momento che nessuno avrebbe scommesso sulla sua vittoria. Letteralmente: un’eventualità del genere era quotata 100 a 1. Eppure lei, in sella al suo cavallo Prince of Penzance, ha raggiunto il suo obiettivo ed è entrata nella storia.