Michelle Williams ha portato il tema del diritto all’aborto alla cerimonia di premiazione dei Golden Globes. L’attrice, premiata per la serie tv Fosse/Verdon, ha reclamato l’attenzione sulla parità di genere e sulla libertà di scelta di avere figli nel suo discorso. Definito dai media potente e iconico, lo speech dell’ex Jen di Dawson’s Creek però ha fatto discutere per la scelta dei termini. «Possono accadere al nostro corpo cose che non abbiamo scelto», ha detto l’attrice sul palco. Ma una gravidanza, desiderata o indesiderata che sia, è molto più che qualcosa che accade al nostro corpo. «Sono anche grata di vivere in un momento per la nostra società, in cui esiste la possibilità di scelta», ha aggiunto. Il discorso di Michelle Williams è stato accolto in platea con applausi, ma fa riflettere l’ammissione tra le righe di aver avuto una carriera proprio per aver rinunciato ad un figlio, per aver abortito. Sacrificare un figlio per inseguire un sogno non è forse l’opposto di ciò che consideriamo la libertà di una donna?
MICHELLE WILLIAMS, BUFERA DOPO DISCORSO SU ABORTO AI GOLDEN GLOBES
Ed è su questo aspetto che Michelle Williams è stata anche criticata per il suo discorso ai Golden Globes, che vi riportiamo in fondo. L’autore e umorista Tim Young ad esempio ha scritto: «Mi lascia perplesso il fatto che Michelle Williams abbia affermato che non avrebbe avuto una grande carriera se non avesse abortito». Altri utenti meno noti invece hanno evidenziato il fatto che non si possa ritenere nobile la decisione di porre fine ad una vita umana per portare avanti una carriera, spiegando che in realtà è una scelta egoista che non andrebbe festeggiata. L’account American Mom Forever ha attaccato: «Michelle Williams si vanta e si mostra felice di aver ucciso il suo bambino». In effetti il discorso di Michelle Williams per certi aspetti è parso una sorta di autogol da parte dell’attrice, una sorta di ammissione della condizione in cui si trova una donna che vuole avere successo nel suo lavoro: deve essere disposta a sacrificare un figlio. E questa la chiamate libertà?