Micol Incorvaia pronta a trasferirsi da Edoardo Tavassi dopo il Grande Fratello Vip

Continua a gonfie vele la storia d’amore nata nella Casa del Grande Fratello Vip tra Edoardo Tavassi e Micol Incorvaia. A confermarlo sono stati i diretti interessati nel corso di un’intervista rilasciata a Turchese Baracchi su Radio Cusano Campus. Solo poche settimane fa, Edoardo pubblicata su DiPiù una lettera in cui chiedeva a Micol di andare a vivere con lui; la sorella di Clizia Incorvaia ha quindi risposto in diretta radio.



Queste le sue parole, come riporta IsaeChia: “Io mi trasferirò. Pensando alla convivenza degli altri storco sempre il naso ma a sto giro sento l’esigenza. – E ancora – È come se non avessi una fissa dimora. Ho bisogno di stare con lui, divento pazza, divento scontrosa perché mi manca. Non sono gelosa, lui non mi da neanche modo di esserlo. C’è la gelosia buona. Lui un po’ geloso lo è ma mi fa vedere. Io spero di trasferirmi prima dell’estate. Anche a me è balenata l’idea di divenire un giorno la mamma di suo figlio.”



Micol Incorvaia: la prima volta con Edoardo e la polemica per il corriere

Dichiarazioni importanti quelle di Micol Incorvaia, che ammette di essere davvero innamorata di Edoardo. E a proposito di amore, l’ex gieffina ha rivelato quand’è stata la prima volta che lei e Tavassi hanno fatto sess*: “La vera prima volta che abbiamo fatto l’amore è stato fuori dalla Casa.” “Nella Casa erano tentativi goffi, dicevo ‘ti giuro che non sono così nella vita reale‘”, ha tenuto ad aggiungere Edoardo.

Nel corso dell’intervista radio, Micol è tornata inoltre a parlare delle polemiche per il video in cui ironicamente “incolpava” un corriere per averla svegliata alle nove del mattino: “Quel video è stata una sh*tstorm mediatica. Tutto il mio tono era assolutamente ironico. Avevo spiegato che non avevo ripreso i ritmi sonno-veglia. Molti non hanno visto i video ma si sono basati solo su quello scritto nelle testate. Mi hanno accusata di essermela presa con la categoria dei fattorini.” ha infine chiarito.