Rischia di saltare definitivamente il mega accordo siglato fra Microsoft e Activion da 70 miliardi di dollari? Nonostante il gigante di Redmond si sia detto sempre fiducioso che alla fine l’operazione possa andare in porto, lo stesso potrebbe subire una battuta d’arresto come spiegato dal quotidiano New York Post. Secondo quanto raccolto da alcune testimonianze rimaste anonime, le differenze di vedute fra i vari enti internazionali che stanno valutando la fattibilità della liason fra Microsoft e il publisher di Call of Duty, avrebbero colto di sorpresa le due aziende.
Nel dettaglio, come riferisce il NYP, sarebbero molti coloro che sono seriamente preoccupati per l’esito dell’accordo da 70 miliardi di dollari, che Microsoft e la compagnia di Robert “Bobby” Kotick, hanno stipulato, di conseguenza non è da escludere che sia la stessa multinazionale fondata da Bill Gates a fare un passo indietro, alla luce delle numerose perplessità espresse ad esempio dall’antitrust britannica sul matrimonio suddetto. Sempre secondo quanto sottolineato dal New York Post, Microsoft risulterebbe essere riluttante nel fornire alle autorità un documento legale che confermi la volontà dell’azienda di mantenere Call of Duty un gioco multipiattaforma, venendo quindi incontro alle richieste di Sony che temeva di perdere la super IP dello sparatutto. A riguardo il quotidiano newyorkese cita anche le dichiarazioni rilasciate da un analista di hedge fund, rimasto volutamente anonimo, e che starebbe seguendo l’iter in prima persona: secondo lo stesso anche i vertici di Activision temono che Microsoft potrebbe in qualche modo ‘smarcarsi’, “in funzione delle mancate royalties – sottolinea Everyeye.it – per i dirigenti determinate dall’ingresso dei giochi del publisher nel catalogo di Xbox Game Pass”.
ACTIVISION-MICROSOFT, SALTA TUTTO? IL COMMENTO DI DAN IVES
Dan Ives, amministratore delegato dell’azienda di analisi Wedbush Securities, conclude dicendo: “La decisione di Microsoft di acquisire Activision è incentrata sull’esclusività, per questo dovrebbe pensare bene a cosa fare se questa esclusività dovesse venire meno in funzione delle richieste avanzate dalle autorità antitrust. Bisogna capire quali saranno le concessioni da fare alla concorrenza, perché Microsoft in tal caso non acquisirebbe direttamente alcuna risorsa in esclusiva perché quelle stesse risorse (ovvero i videogiochi di Activision Blizzard, ndr) rimarrebbero comunque a disposizione delle altre società”.