L’Antitrust dell’Unione Europea intende fare luce su ChatGPT, il più noto chatbot di intelligenza artificiale al mondo, e Microsoft. A scriverlo è il quotidiano La Stampa nonché Il Sole 24 Ore, sottolineando come sotto la lente di ingrandimento sarebbe finito il sostegno finanziario del gigante della Tech ad OpenAI, società che ha creato appunto ChatGPT. Il supporto economico potrebbe essere soggetto alle norme dell’Ue sulle fusioni, e l’Antitrust ha inoltre sottolineato che tale avviso è stato già lanciato dall’autorità britannica per la concorrenza lo scorso mese di dicembre. Microsoft ha investito più di 10 miliardi di dollari in OpenAI, ottenendo una posizione nel consiglio di amministrazione della stessa azienda, senza alcun diritto di voto, e assicurando sul fatto di non possedere alcuna quota della società.
Secondo Microsoft la partnership con OpenAI, avviata nel 2019, ha favorito innovazione e concorrenza nel campo dell’intelligenza artificiale, ma preservando nel contempo l’indipendenza delle due società. Un portavoce della multinazionale co-fondata da Bill Gates ha spiegato: “L’unica cosa che è cambiata di recente è che Microsoft ora avrà un osservatore senza diritto di voto nel consiglio di amministrazione di OpenAI”.
ANTITRUSTE UE, POSSIBILE INDAGINE SU MICROSOFT, OPENAI PER CHATGPT: IL COMMENTO DEL COMMISSARIO
L’Antitrust UE ha invece comunicato che: “La Commissione europea sta verificando se l’investimento di Microsoft in OpenAI possa essere rivedibile ai sensi del regolamento UE sulle fusioni”, concedendo alle parti interessante fino all’11 marzo per fornire un feedback sulla concorrenza nei mondi virtuali e sull’intelligenza artificiale generativa, inviando anche richieste di informazioni a diverse aziende digitali sui due temi.
Margrethe Vestager, capo dell’antitruste Ue, ha precisato a riguardo: “Invitiamo aziende ed esperti a parlarci di eventuali problemi di concorrenza che potrebbero percepire in questi settori, monitorando allo stesso tempo da vicino le partnership sull’intelligenza artificiale per garantire che non distorcano indebitamente le dinamiche del mercato”. Le autorità di tutto il mondo stanno cercando di fare luce sull’intelligenza artificiale visto il largo impiego della stessa nell’ultimo anno.