Le antitrust mondiali hanno messo nel mirino le recenti operazioni di OpenAi e Microsoft. Come riferisce Il Sole 24 Ore, ad accendere i radar sulla vicenda è stata in particolare la Competition and Markets Authority (Cma) inglese, che ha fatto sapere in via ufficiale di valutare l’apertura di una indagine circa i legami fra la madre di ChatGPT e il gigante di Redmond. L’antitrust Usa, invece, ha indicato «di stare seguendo molto da vicino la situazione riguardo a OpenAi e Microsoft», anche se non è stata notificata nessuna operazione.



La CMA, sottolinea ancora il Sole 24 Ore, mira ad «offrire un’opportunità alle parti interessate di commentare» se, le recenti evoluzioni riguardanti OpenAi, «hanno portato ad un’ipotesi di fusione rilevante», oltre a quali impatti potrebbero avere sul mercato britannico. Inoltre sempre la stessa Autorità rimarca come «la velocità alla quale l’Artificial Intelligence (Ai) si sta diffondendo, sia attraverso i vari usi» e prodotti, sia «attraverso i mercati» non ha confronti nella storia economica. Tanto che si «tratta di un punto di svolta» essenziale per l’evoluzione tecnologica. La CMA punta quindi a monitorare accordi e partnership di modo da evitare che si possa indebolire la concorrenza circa lo sviluppo o l’utilizzo delle nuove tecnologie.



MICROSOFT-OPENAI, SOCIETÀ NEL MIRINO DELLE AUTHORITY MONDIALI: ECCO COSA STA ACCADENDO

OpenAi negli scorsi giorni è stata al centro di un caso che aveva portato al licenziamento del CEO Sam Alton, a seguito di una profonda differenza di vedute fra lo stesso manager e i membri della dirigenza, ovvero, usare più prudenza (come voleva il board), nel lanciare sul mercato nuove applicazioni basate sull’intelligenza artificiale. Una vicenda che è finita appunto sotto i riflettori dell’Authoriry inglese che sta «valutando se l’accordo ha portato alla creazione di una situazione di fusione rilevante».



Microsoft ha fatto sapere: «L’unica modifica – le parole di Brad Smith, Microsoft vice chair and president – è che avremo un osservatore senza diritto di voto nel cda di OpenAi». Il che «è una situazione molto differente da un’acquisizione quale quella realizzata da Google su DeepMind». Smith ha comunque fatto sapere che Microsoft collaborerà con la Cma, mentre OpenAi non ha per ora rilasciato alcun commento.