La metà del miele che viene importato e venduto in Europa è contraffatto, questo è quanto emerge da un rapporto della Commissione Europea sulla sicurezza alimentare che ha analizzato molti prodotti in commercio e scoperto numerose frodi. Dal miele finto prodotto con sciroppi di zucchero e barbabietola a quello dichiarato “prodotto Eu” ma in realtà proveniente da Cina e Turchia senza la dovuta tracciatura in etichetta. E l’allarme potrebbe anche essere più grave, visto che ne viene controllata solo una minima parte di tutto quello attualmente venduto negli scaffali dei supermercati.
I prodotti a basso costo di produzione permettono maggiori guadagni e nel frattempo hanno anche messo in ginocchio gli apicoltori europei, che proponendo miele di qualità devono mantenere il prezzo in un certo standard. Ma le materie prime sono aumentate, come anche gli imballaggi. E l’allevamento di api da miele viene sempre più considerata un’attività a rischio. Le associazioni di produttori hanno dichiarato che questa invasione di falsi potrebbe segnare “La fine del settore“. La grande distribuzione infatti continua a preferire il miele importato dalla Cina, anche se difficilmente tracciabile e ad alto rischio contraffazione o contaminazione.
Commissione Europea, analisi su miele importato “Il 100% dei prodotti cinesi non è conforme”
Il problema del miele falso in Europa sembra essere di difficile risoluzione, anche perchè dopo le indagini della Commissione Europea ci sono stati alcuni paesi che non sono stati d’accordo sul rafforzamento dei controlli, ma anzi avrebbero in qualche modo anche ostacolato ulteriori approfondimenti. Come ad esempio la Germania, che risulta essere il principale canale di ingresso di miele di bassa qualità, contraffatto totalmente o tagliato con zuccheri. Dai dati europei dell’inchiesta, è emerso inoltre che in alcune nazioni i controlli, che vengono lasciati in autonomia alle autorità alimentari locali, sono quasi inesistenti. Segno evidente di un interesse economico nel cercare di non scoprire contraffazioni.
Ma le analisi dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode, hanno dimostrato che: il 93 % dei prodotti provenienti dalla Turchia è falso, mentre il 100% del miele importato dalla Cina o è contraffatto o risulta non essere conforme agli standard europei, perchè “immaturo” e non vendibile per il consumo non avendo seguito l’adeguato processo di produzione previsto. Le associazioni degli apicoltori avvertono, “Occhio al prezzo“, per non rischiare, un miele considerato “affidabile” non dovrebbe costare meno di 10 euro al chilo.