Il mieloma multiplo, la malattia di cui soffre Giovanni Allevi, fino a venti anni fa era considerata incurabile. Oggi invece ci sono buone possibilità grazie a terapia e farmaci. “La chemioterapia non è più l’elemento principale della cura, si usa nella prima linea di terapia in sequenza con i farmaci mirati”, spiega a Repubblica il dottor Francesco Bertolini, direttore del laboratorio di emato-oncologia dell’Istituto Europeo di Oncologia.



Non vengono date percentuali sulle possibilità di guarigione, anche perché ogni paziente ha la sua particolare forma e una particolare capacità di reagire, oltre che una sua storia clinica, ma il mieloma multiplo, di cui soffrono in Italia circa 30mila pazienti, è una malattia contro cui il settore dell’emato-oncologia ha raggiunto risultati incoraggianti. “È senza dubbio tra le patologie oncologiche dove abbiamo raggiunto i maggiori progressi terapeutici e le risposte cliniche più rilevanti”, aggiunge Bertolini. Ne ha guadagnato anche la qualità della vita, grazie a farmaci mirati e all’uso della chemioterapia solo per un breve periodo. (agg. di Silvana Palazzo)



COS’È MIELOMA, MALATTIA DI CUI SOFFRE GIOVANNI ALLEVI

Giovanni Allevi ha un cancro. Al pianista è stato diagnosticato un mieloma, che rientra tra le malattie del sangue. Si tratta di un tumore delle plasmacellule, quelle del sistema immunitario che si trovano nel midollo osseo e producono anticorpi. Quindi, il mieloma fa parte delle gammopatie monoclonali, alterazioni che fanno sì che le plasmacellule inizino a replicarsi in modo non controllato, producendo molte copie dello stesso anticorpo. La forma neoplastica, ovvero maligna, è il mieloma multiplo, che solitamente insorge in età avanzata, dopo i 60 anni, e raramente compare prima dei 40. Giovanni Allevi ha 53 anni. I sintomi di chi è affetto da mieloma multiplo sono spesso dolore osseo e fratture. Il musicista, infatti, da giorni lamentava forti mal di schiena.



Secondo l’Associazione italiana leucemie, linfomi e mieoloma (Ail), causa lesioni ossee tipiche causate da uno squilibrio tra il processo di produzione dell’osso e uno di distruzione imputabile alle plasmacellule del mieloma. Ma tra i sintomi si annoverano anemia, astenia e stanchezza, dovute alla proliferazione delle plasmacellule che compromette la normale produzione delle cellule del sangue. Ma c’è anche il rischio di insufficienza renale per l’accumulo di proteine anomale nel rene. Raramente insorgono sintomi neurologici, a causa di cedimenti vertebrali.

DIAGNOSI, CAUSE E TERAPIE MIELOMA MULTIPLO

Spesso però il mieloma è asintomatico, quindi viene scoperto casualmente nel corso di analisi di routine. La diagnosi del mieloma avviene, dunque, tramite analisi di laboratorio. Si misurano le quantità dei vari anticorpi nel sangue e nelle urine. Ma la diagnosi va poi confermata da una biopsia del midollo osseo, a cui poi possono aggiungersi test di diagnostica per immagini come radiografica, risonanza magnetica e Pet. Le cause del mieloma sono ignote, ma il Manuale Merck, una delle guide di medicina più autorevoli, riporta che la frequenza tra parenti prossimi potrebbe suggerirne un carattere ereditario. Inoltre, esposizione a radiazioni, benzene e altri solventi potrebbero causare la malattia, mentre l’obesità è ritenuta un fattore di rischio.

Per quanto riguarda le terapie, il mieloma si cura con un mix: alla chemioterapia si aggiungono corticosteroidi e uno o più farmaci tra inibitori del proteosoma, immunomodulatori, inibitore dell’esportazione nucleare selinexor o anticorpi monoclonali. Ma il trapianto di cellule staminali autologhe è la soluzione ottimale per pazienti che hanno condizioni generali e di età ottimali. La prognosi negli ultimi anni è migliorata, quindi sono aumentate le probabilità di sopravvivenza. Tramite analisi di laboratorio e genetiche si può subito stimare il rischio del paziente. Spesso l’andamento è cronico: i pazienti possono avere periodi di remissione grazie alle terapie e recidive.