Taranto la sento nel mio vissuto, io sono pro-famiglia sempre, ancor di più in questo momento che stiamo vivendo”. Esordisce così Mietta negli studi di Oggi è un altro giorno, su Rai Uno. Si parla quindi della separazione dei suoi genitori: “Non l’ho vissuta bene all’inizio, a scuola si faceva difficoltà ad accettare una ragazzina che venisse da genitori separati, erano poche le famiglie all’epoca. Il primo anno sono stata zitta, mi sentivo in difetto io e facevo difficoltà ad accettarlo. Poi dopo il primo momento l’ho superato, ora ho un rapporto meraviglioso con Raffaella, la moglie di mio padre, i miei fratelli… quando finisce l’amore sono continuate le storie dei genitori e loro continuano ad esserlo”. I ricordi dei primi anni di carriera: “Vinsi il primo concorso a 18 anni e per me era una cosa impossibile, mi son trasferita a Milano per un annetto per seguire uno sceneggiato radiofonico ed ho imparato più cose possibili. Io ero in casa da sola e mi cantavo di tutto, Prince, Anna Oxa… ballavo, cantavo, recitavo, urlavo, poi prendevo i giornali e li leggevo stupidamente, mi piaceva esprimermi e mio fratello Valerio mi ha aiutato molto, lui faceva il mio presentatore e io cantavo”. Su Trottolino amoroso: “Continuano ancora a chiamarmi così. Questo grande successo non è stato semplice accettarlo, mi sentivo il peso addosso all’inizio, poi dopo no, per me è la mia canzone portafortuna”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MIETTA “ATTACCHI DI PANICO? IL PRIMO A 13 ANNI. LA MATERNITÀ MI HA SALVATA..”

Mietta è stata tratta in salvo dalla maternità e dall’arrivo di suo figlio Ian nella sua vita. Questo è quello che possiamo dire della nuova Mietta, l’interprete che superati i 50 anni, ha avuto modo di tirare le somme della sua vita facendo i conti anche con quello che le è successo in passato, quando ha dovuto fare i conti con la sua insicurezza e la sua timidezza ma anche con gli attacchi di panico che l’hanno travolta sin da quando aveva 12 anni. Proprio ieri è stata ospite di Rai1 Paola Perego che ha una storia molto simile a Mietta in questo, anche per quel che riguarda le età in cui le due sono state sconvolte da questa malattia oscura che non si vede e con la quale è difficile combattere da soli. La stessa interprete, ospite a Verissimo qualche mese fa, lo ha spiegato molto chiaramente.



Mietta e il suo rapporto con gli attacchi di panico tra paure e timori

In particolare, ai microfoni di Silvia Toffanin, Mietta ha spiegato che tutto questo è legato alla separazione dei suoi genitori: “Ho sofferto di attacchi di panico. Io credo che vada raccontata questa cosa perché sono sicura che faccia bene anche a chi ne soffre come me. Per me sono stati tanto violenti, tanto forti. Quando i miei genitori si sono separati è il periodo in cui ne ho sofferto di più”. Poi più precisamente rivela di aver vissuto una “sensazione angosciante che non si può spiegare” ammettendo di aver contato sull’aiuto di qualcuno: “A 12 anni ho avuto il mio primo attacco di panico ed erano fortissimi, una sensazione angosciante che non si può spiegare. Oggi non ne ho più. Non è così semplice venirne fuori, ma si può, con l’aiuto di qualcuno e con l’aiuto di se stessi. Penso mi venissero perché ho un’ipersensibilità, sono molto emotiva. Anche al primo Sanremo mi vergognavo, pensavano tutti che fossi cupa ma ero solo molto timida e insicura”.

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