Mietta e il retroscena su Vattene amore: “Dovevo cantarla da sola. Il ritornello? Non lo sopportavo!”

Mietta è stata la protagonista di una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. La cantante si è raccontata tra dolori personali, carriera e amori, ripercorrendo alcune delle tappe più importanti della sua vita, come il Festival di Sanremo del 1990 in cui cantò ‘Vattene amore’. “Dovevo cantarla da sola, in gara tra i Big, ma un altro gruppo che aveva vinto tra i Giovani due anni prima piantò un casino, minacciò di fare causa al Festival, Aragozzini era preoccupatissimo. Così per salvarmi Amedeo entrò nel duo”, ha rivelato Mietta.



Il ritornello di quella canzone, oggi iconico ed indimenticabile, fu però per Mietta un brutto colpo: “Non lo sopportavo, mi dava fastidio, gli ho dichiarato guerra, ma avevo vent’anni, non capivo che la vita va alleggerita con l’ironia.” ha spiegato la cantante.

Mietta e gli attacchi di panico: “Mi è capitato anche a Sanremo, ho cantato malissimo”

Passando alla vita privata, Mietta ha poi rivelato di soffrire sin da piccola di attacchi di panico: “Da quando sono ragazzina, ci sono stata molto male. Il primo a 13 anni, durante la separazione dei miei. Ero davanti alla tv e di colpo mi sono sentita come risucchiata da un vortice. ‘Sto morendo’, gridai, correndo da mia madre. Mi è successo molte altre volte. Una sensazione tremenda, qualcosa che ti sta sempre addosso”. Le capitò anche a Sanremo: “L’anno in cui portai Dubbi no. Ero sul palco, di colpo ho sentito che metà del corpo, la destra, era bloccata. Ero congelata, impazzita dalla paura. Ho cantato malissimo.”



Ora le cose sono però migliorate: “Ora questi attacchi così violenti non mi vengono più, sono latenti. Da 5 anni faccio terapia, mi sono denudata delle mie fragilità. Se il tuo problema lo affronti, lo conosci e alla fine impari a controllarlo”.

Mietta e i tradimenti in amore: “Prima li scoprivo, poi ricambiavo”

Parlando di vita amorosa invece, Mietta non ha mai fatto mistero di essere stata tradita e di essersi in passato vendicata: “Ho pareggiato il conto. Prima scoprivo le malefatte: ero un segugio, facevo le poste. E poi ricambiavo”. Oggi è felice accanto a un uomo di cui preferisce non svelare l’identità: “Va meravigliosamente. Dopo la fine del rapporto con il padre di mio figlio sono stata cinque anni da sola, a parte sporadiche frequentazioni fisiche. Non ne volevo più sapere. Ma l’amore quando arriva fa davvero: ptum! E sei fregato”.