David di Donatello 2023, Miglior Regia: vince Marco Bellocchio!

Il premio della miglior regia va a Marco Bellocchio per “Esterno Notte”. Il regista è emozionantissimo e sul palco resta senza parole: eppure lui è un habitué a certi traguardi. Si tratta infatti della settima vittoria su ben venticinque candidature. “Devo ringraziare le persone che più amo. Non me lo aspettavo… Però lo accetto (ride, ndr). Ad una certa età si diventa saggi. Io mi auguro di avere ancora un po’ di tempo per fare delle cose belle”, commenta il regista sul palco.



David di Donatello 2023, Miglior regia: le nomination

Grande attesa per la serata di premiazione dei David di Donatello 2023, che verrà mandata in onda in diretta su Rai 1, condotta da Carlo Conti e Matilde Gioli. Una delle categoria principali è senza dubbio quella dedicata alla Miglior Regia. Lo scorso anno Paolo Sorrentino è stata premiato come miglior regista e il suo film “È stata la mano di Dio” ha vinto anche come Miglior film. Quest’anni tutti e cinque registi in lizza per la Miglior Regia, gareggiano anche nella categoria Miglior Film con le rispettive pellicole.



Nella categoria di Miglior regia per i David di Donatello 2023 la cinquina finale è composta da: Gianni Amelio (Il signore delle formiche), Roberto Andò (La stranezza), Marco Bellocchio (Esterno notte), Mario Martone (Nostalgia), la coppia Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (Le otto montagne).

David di Donatello 2023, Miglior regia: le nomination

Marco Bellocchio con il sul film “Esterno notte” ha ricevuto 18 nomination. Il regista piacentino, 83 anni, nella sua lunga carriera ha vinto sei David di Donatello: come Miglior regista per “Salto nel vuoto” nel 1980 e nel 201o per “Vincere”, nel 2014 il David alla Carriera, nel 2020 per “Il traditore” ha vinto il David per Miglior film, Miglior regia” e Migliore sceneggiatura originale. “La stranezza” di Roberto Andò ha ottenuto 14 candidature: il regista siciliano ha vinto un solo David come Miglior sceneggiatura per “Viva la libertà” nel 2013. Anche “Le otto montagne”, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, ha ottenuto 14 nomination: per i registi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch sono le prime nomination di coppia (nel 2015 van Groeningen era stato candidato al miglior film dell’Unione europea per “Alabama Monroe – Una storia d’amore”). “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio ha avuto 11 nomination. Amelio nella sua carriera ha vinto tre David: nel 1990 Miglior film per “Porte aperte”, nel 1992 Miglior film e Miglior regista per “Il ladro di bambini”. Infine il film di Mario MartoneNostalgia” ha portato a casa 9 candidature. Il regista napoletano ha vinto 4 David: Miglior regista esordiente per  “Morte di un matematico napoletano” nel 1993, Miglior regista per “L’amore molesto” nel 1995, Miglior film e Miglior sceneggiature per “Noi credevamo” nel 2011.



David di Donatello 2023, Miglior regia: quotazioni al rialzo per Gianni Amelio con La stranezza

Tutti i registi in nomination per la Miglior regia ai David di Donatello 2023 hanno portato le rispettive pellicole a primeggiare anche nella categoria Miglior film. Una menzione importante va al due belga Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, compagni anche nella vita, per aver portato al cinema il romanzo “Le otto montagne” di Paolo Cognetti, Premio Strega nel 2017. Non inferiori sono le possibilità di primeggiare nella categoria di Miglior regia per Gianni Amelio ai David di Donatello 2023. Il suo lavoro con “Il signore delle formiche” è stato piuttosto apprezzato dalla critica; il racconto del caso Aldo Braibanti deve alla sua esperienza l’ottima riuscita e un posto di spicco tra le nomination come Miglior film. Da menzionare tra i registi in lizza per la categoria di Miglior regia ai David di Donatello 2023 anche Roberto Andò, impegnato con la pellicola pirandelliana “La stranezza”. Meno quotato Mario Martone, regista di “Nostalgia“.