A Roccella Jonica sono sbarcati 650 migranti, partiti dalla Libia e arrivati a bordo di un peschereccio di 30 metri sfuggendo a ogni controllo. Si tratta di 650 uomini provenienti da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh. Si stima che abbiano viaggiato per circa cinque giorni prima di entrare in porto nella notte tra il domenica 26 marzo e lunedì 27 marzo, quando il peschereccio ha sbattuto contro un’altra imbarcazione che si trovava nel porto in seguito a un precedente arrivo.
I 650 migranti sbarcati a Roccella Jonica sarebbero tutti in buone condizioni di salute, secondo quanto si apprende dalle agenzie, e al momento si trovano presso una delle aree del porto della Locride, in prossimità della tensostruttura che già ospita altri migranti arrivati nei giorni scorsi. Si tratta dell’ultimo di una serie di sbarchi: secondo i dati del Ministero dell’Interno, negli ultimi cinque giorni nella sola Roccella Jonica sono giunte 1.500 persone e nel porto di Reggio Calabria in serata è atteso l’arrivo della nave Diciotti, con a bordo circa 600 persone. Solo quest’anno in Italia sono già arrivati più di 26.900 migranti.
Sbarco di 650 migranti a Roccella Jonica, nel 2023 numeri quadruplicati
Nuovo sbarco di migranti a Roccella Jonica, dove 650 uomini sono sbarcati autonomamente. Il dispositivo della Prefettura di Reggio Calabria, che coinvolge Croce rossa, Protezione civile e Medici senza frontiere si è già attivato per procedere a una sistemazione adeguata. Il Ministero dell’Interno ha diffuso i dati che mostrano come in appena cinque giorni, dal 23 marzo al 27 marzo 2023, sono arrivati in Italia 6.564 migranti. Da inizio anno sono sbarcati complessivamente 26.927 individui, oltre quattro volte tanto rispetto ai 6.543 arrivi registrati in questo stesso periodo nel 2022.
Dall’inizio del 2023 a oggi i minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia sono a oggi 2.641 (nel 2022 erano stati 14.044). Secondo quanto si apprende dai dati diffusi dal Ministero dell’Interno, il 13,6% dei migranti accolti nel nostro Paese proviene dalla Costa d’Avorio, l’11,8% dalla Guinea, il 7,3% dal Pakistan, il 7% dal Bangladesh e infine il 6,8% dalla Tunisia. Nel frattempo, la Ong Louise Michel, finanziata dall’artista Banksy e accusata dalla Guardia Costiera di aver “complicato il coordinamento dei soccorsi” fa sapere in un tweet che “prenderemo tutte le misure necessarie per combattere questo fermo” amministrativo a cui è stata sottoposta.